LA VITA CHE RINASCE, L’OPERA DI CICERONE AL PREMIO ANNA LUCE

La vita che nasce dalla pietra, la vita che sorprende sempre, oltre l’umana immaginazione.

Perchè l’artista è colui che, dove gli altri non vedono nulla, scorge una realtà.

Anche quest’anno, all’artista ospite del Concerto di Natale in Cattedrale, ad Avezzano, andrà in dono l’opera d’arte realizzata dall’architetto Alberto Cicerone, artista originario della Marsica, noto per la realizzazione di tre opere che si trovano nella Cappella Sistina.

“L’artista è colui che, nel frastuono distingue una melodia, nell’aridità sente una brezza, nella dura pietra scorge la tenerezza della vita”, commenta Cicerone, “tutti siamo uniti nella medesima umanità e ricchi del medesimo cuore, ogni uomo intuisce un ‘oltre’ che le cose portano con e in se stesse. Un oltre che richiama alle dimensioni più profonde e vere dell’io e, insieme, spalanca ad un Infinito che, se può spaventare, deve tuttavia essere sempre percepito come Amico, perchè in là stanno le nostre radici e verso quella meta, faticosamente camminiamo. Nel cammino”, continua, “è fondamentale saper scorgere la vita che sempre nasce e rinasce anche dalla roccia, è ancora più ‘vitale’ essere vita che rinasce”.

La scultura di Alberto Cicerone è l’opera di un artista per un artista, è quell’istante in cui Finito e Infinito, è l’esplosione incontrollabile della vita che risorge.

Quest’anno l’opera sarà consegnata dall’associazione organizzatrice dell’evento che richiama tradizionalmente pubblico da tutto il centro Italia, al cantante romano Antonello Venditti.

La manifestazione, diretta nei minimi dettagli dal maestro avezzanese Massimo Coccia, si terrà martedì 10 e mercoledì 11 dicembre e onorerà la memoria di Anna Luce, alla quale è dedicato il premio alla carriera.

I proventi della serata saranno devoluti all’associazione di volontariato “Granello di senape onlus”, attiva in missione umanitaria in Madagascar da 30 anni.

(m.t.)

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