Sabato 2 dicembre scorso si è svolta a Sulmona, presso il Liceo G.B Vico, la premiazione del concorso promosso dalla Regione Abruzzo “Per non dimenticare le vittime del terrorismo”, in memoria della giovane Fabrizia Di Lorenzo morta, il 20 dicembre 2016, a Berlino a causa di un attentato terroristico. Fabrizia, dopo un brillante corso di studi, si era trasferita a Berlino per lavoro, ma proprio lì, dove le sue speranze avevano trovato la loro realizzazione, i suoi sogni sono stati spezzati per sempre.
In sua memoria e voluto fortemente dalla famiglia, con la collaborazione della ONLUS “Insieme per Fabrizia Di Lorenzo e con il Liceo “Vico”, scuola in cui la ragazza si era diplomata, la Regione Abruzzo bandisce ogni anno il concorso rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori e che ha come finalità quello di “favorire l’integrazione tra i popoli favorire l’integrazione tra i popoli al fine di creare le condizioni per una civile convivenza tra di essi, a prescindere dalla professione religiosa, ed ha come scopo quello di combattere tutte quelle forme di prevaricazioni violente messe in atto nei confronti dei diversi, delle donne e dei soggetti deboli”. In palio ci sono 8 borse di studio in denaro.
Sofia Isgrò della classe 5^ F del Liceo Scientifico “M. Vitruvio P.” di Avezzano si è classificata settima, unica nella provincia dell’Aquila, con il suo elaborato “Solidarietà: la salvezza contro l’estinzione”. La motivazione della giuria è la seguente: “Lavoro articolato e ampiamente sviluppato. Offre spunti interessanti e sempre puntuali. Notevole spazio nella trattazione è stato dedicato al tema dell’inquinamento ambientale che va ricondotto ai concetti di solidarietà”. Nel suo intervento Sofia, dopo aver ringraziato la Dirigente Scolastica del Liceo “Vitruvio”, prof.ssa Nicolina Tania Ulisse, per averle permesso di partecipare, ha fatto una riflessione che ne dimostra tutta la maturità e lo spessore umano e intellettuale: «Mi piacerebbe parlare al passato degli argomenti trattati – dice infatti la giovane studentessa -, come se si trattasse di una lezione di storia o come di una realtà che ci è, almeno temporalmente parlando, distante. Ma sono problemi che ci riguardano da vicino e toccano ognuno di noi. La chiave per riuscire a trattare tali argomenti – continua Sofia con sicurezza – risiede nella solidarietà, un valore che è in bocca a tanti, ma nel cuore di pochi, tanto forte da riuscire potenzialmente a fronteggiare pericoli di portata internazionale, quanto fragile quando non viene messo in pratica. Dobbiamo trovare un posto dentro di noi per far vivere la solidarietà». E davvero, come ha detto la mamma di Fabrizia Di Lorenzo nel suo intervento, queste parole, sono “pennellate di colore aggiunte a quelle che erano le idee di Fabrizia e per le quali si è sempre battuta”.
Non c’è molto da aggiungere, se non ribadire che nei giovani risiedono tutte le nostre speranze per una società rinnovata nei valori della solidarietà umana e della non violenza e, ovviamente, quello che è diventato il nostro motto: ad maiora semper, Vitruviani!