Sala piena, inaspettato il numero dei partecipanti per il primo incontro di “L’Aquila che vorrei” che ha deciso di intraprendere la via del confronto al posto di fermarsi alla piattaforma multimediale dal quale è nata.
Tanti i proposti tra cui condivisione, collaborazione e solidarietà tra progetti, idee, eventi e programmi.
Ad intervenire l’ideatore del gruppo Facebook che da qualche mese si pone come la voce propositiva dei cittadini, Fabrizio Pieri, Alessio Ciccone, fondatore del movimento Prima L’Aquila, Giovanni Cappelli e tanti aquilani che in qualche modo hanno voluto esporre o scrivere le proprie proposte o problematiche nel pensiero del “L’Aquila che vorrei”.
“La mia idea” dice Fabrizio Pieri ”è quella di avere, attraverso il gruppo, riscontri, progetti, idee, ricevere critiche (costruttive), pubblicare e informare. Mi piacerebbe che nel gruppo venga stimolata la fantasia e la voglia di noi aquilani, sempre rimanendo con i piedi per terra, in merito a cosa piacerebbe avere nella nostra città, un modo nuovo di coinvolgere e dare voce al popolo.”
Ed è stato proprio questo il punto di partenza, una voce della città da condurre direttamente alle istituzioni.
“Da dove partire se non da qui, da Palazzo Fibbioni, casa degli aquilani” dice Alessio Ciccone ” è giusto che gli aquilani siano partecipi nel progetto più grande, quello di ricostruzione del nostro tessuto sociale, anche attraverso la risoluzione dei piccoli problemi quotidiani che rendono la nostra città più vivibile. ”
“Un ringraziamento alle associazioni presenti”dice Giovanni Cappelli ”come Forza l’Aquila. Loro sono la benzina per questo territorio, sono la voce del popolo che unito porterà ad una sicura vittoria”.
Il primo incontro di una lunga serie per recepire problematiche nel tentativo di risolverle e accogliere proposte con la speranza di attuarle.
Da qui le prime proposte, nuovi spazi di socialità per i più piccoli e per le attività sportive nelle zone più abitate della città, proposte per il decoro urbano, per la sicurezza come l’istallazione di apparecchiature apposite, per la socialità degli anziani, rilancio dell’ economia della città e della vita nel centro storico, un inizio in attesa del prossimo incontro.
A conclusione il ringraziamento al sindaco Pierluigi Biondi per l’ospitalità e l’attenzione a questo progetto partecipativo.