Il terremoto delle 07.41 di questa mattina di magnitudo di 6.5, si è sentito in gran parte d’Italia, in particolare il sisma è stato avvertito nella zona dell’Aquila e dintorni zone abruzzesi che hanno ancora qualche ferita aperta lasciata dal terremoto del 06/04/2009-
In particolare con la scossa di oggi, si è registrato un crollo di una casa già inagibile dall’aprile 2009, nei pressi di Via XX Settembre e più precisamente in Via Cola dell’Amatrice al civico 60, particolare che fa riflettere è che la strada contiene il nome del paese del reatino devastato dal terremoto del 26/08/2016. Un collegamento costante tra L’Aquila e Amatrice anche nelle semplici parole, che lega le storie di questi paesi fortemente segnati dai terremoti.
Tornando al crollo del palazzo, nella giornata di oggi c’è stato anche un sopralluogo del sindaco di l’Aquila Massimo Cialente accompagnato dall’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano.
Il primo cittadino, in esclusiva ai nostri microfoni, ha attaccato l’allora governo Berlusconi spiegando che: “Il crollo è avvenuto in una delle zone più pericolose della città. Ci sono problemi anche ad inizio di Via XX Settembre, lato Villa Comunale e al palazzo della Banca del Fucino dove è stata chiusa Via delle Buone Novelle.” Dice il sindaco che poi prosegue “Il problema è legato al ritardo con il quale siamo partiti nella ricostruzione del centro storico. Se invece di Marzo 2013 ci avessero fatti partire nel 2010, a quest’ora questi problemi non li avremmo. La colpa è di quei governi che hanno bloccato la ricostruzione del centro storico.” Clicca qui per ascoltare le parole del sindaco Massimo Cialente rilasciate ai nostri microfoni.
Oltre al crollo di questo palazzo, si sono registrati crolli di calcinacci in alcune parti del centro e all’ospedale San Salvatore, ma al momento pare non esserci alcun problema.
Vincenzo Chiarizia
Di seguito gli scatti dell’Aquila dopo la scossa delle 07.41