Su proposta deliberativa dell’assessore alle attività produttive, Pierluigi Mancini, la giunta comunale ha approvato stamani una delibera concernente la definizione dei termini massimi di mantenimento delle strutture provvisorie adibite ad attività produttive ai sensi delle deliberazioni di c.c. 57/2009 e 105/2012 , disponendone la trasmissione al Consiglio comunale per l’iscrizione all’o.d.g della prossima seduta.In particolare, la delibera consente, a domanda motivata e documentata dell’interessato, la proroga delle previsioni derogatorie assunte con le suddette deliberazioni, in funzione del ripristino delle condizioni di agibilità della sede originaria dell’attività produttiva rilocalizzata e, comunque, nel termine massimo di 36 mesi. Entro 90 giorni, successivi alla scadenza del termine, i manufatti realizzati ai sensi della delibera c.c. 57/09 essere rimossi e deve essere ripristinato lo stato antecedente dei luoghi; altresì deve cessare la destinazione d’uso dei locali che non sia compatibile con la disciplina edilizia ed urbanistica di zona.La proroga è comunque condizionata dalla dimostrazione della disponibilità del locale ove, ante sisma, l’attività aveva sede e dell’avvenuta presentazione della pratica per la riparazione dell’immobile in conformità ai Piani di Ricostruzione. La delibera stabilisce, altresì, che al titolare dell’attività economica la cui sede originaria sia tornata agibile, sia riconosciuta, previa comunicazione, la facoltà di mantenere l’attività nella sede provvisoria rilocalizzata per un tempo massimo di sei mesi dalla data di pubblicazione della delibera, per dar modo allo stesso di provvedere in tale arco di tempo al riallestimento ed al rientro nella sede originaria.
E’ consentito, infine, il mantenimento della sede provvisoria anche all’attività la cui sede nel centro storico, seppur tornata agibile, sia di fatto inutilizzabile a fini commerciali a causa delle interferenze con il cantiere con la Gran Sasso Acqua, fino alla conclusione dei lavori.
“Ad oggi – ha dichiarato l’assessore Mancini – il centro storico, pur procedendo nella ricostruzione a ritmi serrati, comporta ancora delle criticità, accentuate anche dalla cantierizzazione dei sottoservizi, che impediscono alle attività commerciali di potersi ricollocare in quelle che erano le sedi ante sisma. Non prorogare le attività provvisorie, sarebbe significato costringere i commerciati ad ulteriori ed inutili sacrifici decretando per alcuni anche il rischio di chiusura. L’Amministrazione ha inteso sostenere l’abnegazione di tutti coloro che, pur con grandi difficoltà, dettate non solo dai danni materiali provocati dal sisma ma anche dalla profonda crisi economica che sta attraversando il territorio, non hanno perduto la
forza ed il coraggio di mantenere all’Aquila la propria attività.
Chiediamo, pertanto, all’Enel di soprassedere ad ogni azione di distacco, in attesa che si pronunci il consiglio comunale”.