L’Aquila, divieto di esporre frutta e verdura sul marciapiede, Dakaj: “L’ordinanza contestata: una polemica da marciapiede”

“Non è la prima volta che mi ritrovo coinvolto in un contesto di polemiche in cui viene completamente travisato il mio pensiero e che stravolgono la mia azione politica a sostegno delle istanze delle comunità straniere, un’azione  che è sempre stata orientata ad una reale e fattiva integrazione, al di là degli steccati politici e dei pregiudizi ideologici e forse per questo ritenuta scomoda” – queste le parole del Consigliere aggiunto Neziri Dakaj in risposta alle dichiarazioni pungenti rilasciate da Gamal Bouchaib, ex Consigliere comunale. “Mi duole constatare che questa volta – ha proseguito Dakaj, –  vengo attaccato da chi mi ha preceduto nella carica di consigliere aggiunto, con argomentazioni che non rispondono alla realtà, un vero e proprio colpo basso che ha come scopo solo quello di mietere facili consensi e di fatto delegittima il mio operato”. Il Consigliere Dakaj ha confermato di aver affrontato la problematica della contestata Ordinanza sull’esposizione di frutta e verdura con gli uffici preposti e con vari Consiglieri, chiedendo un’attenta valutazione prima che il provvedimento potesse avere efficacia esecutiva, anche alla luce dei regolamenti  comunali che già disciplinano la materia e che devono essere rispettati da tutti. “Ma non mi sono fermato a offrire il mio punto di vista, nei limiti del mandato a me conferito e del ruolo puramente consultivo della carica che rappresento – ha proseguito Dakaj – mi sono speso personalmente con diversi commercianti, per rendermi conto delle loro reali esigenze e disagi, compresi i titolari del punto vendita di orto-frutta ubicato in viale della Croce Rossa, peraltro un negozio molto ben tenuto, pulito ed ordinato. Ebbene, i commercianti sono concordi sul fatto che le regole vanno rispettate, ma si esige il rispetto delle norme da parte di tutti e senza eccezione alcuna. Personalmente avrei  adottato un provvedimento diverso, ha concluso Dakaj – che potesse salvaguardare la fruibilità di spazi pubblici, la salute dei cittadini e il diritto dei commercianti di lavorare , ma io non sono il Sindaco della città e alle polemiche preferisco i fatti, tutto può essere migliorato compresa l’efficacia di una ordinanza che adesso, più che suscitare sterili polemiche, deve imporre a tutti un maggior rigore, anche nei confronti dei  tanti venditori ambulanti che animano le vie della nostra città”.

 

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