45 persone sono state denunciate dalla Procura della Repubblica de L’Aquila per aver percepito illecitamente soldi relativi alla ricostruzione. Avevano fatto richiesta di fondi per abitazioni che avevano dichiarato essere “prima casa”, ma diverse indagini hanno smascherato i furbetti, che invece cercavano di rimettere in piedi quella che era una seconda abitazione. Il contributo ammonta a massimo 80mila euro cadauno per un totale di circa 10 milioni di euro ricevuti illecitamente.
L’indagine è coordinata dai sostituti procuratori Fabio Picuti e Simonetta Ciccarelli, in aggiunta ad altri sostituti della Procura de L’Aquila.
Carte false quindi, per far passare una seconda casa come prima e ricevere i soldi per rimetterla a nuovo. Adesso se la vedranno con la giustizia.