Torna a L’Aquila nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, uno dei quartetti italiani più famosi nel mondo: il Quartetto di Cremona, che avrà il compito di avviare l’edizione integrale dei Quartetti per Archi di Beethoven, che si svilupperà in una serie di concerti fino al 2020, anno in cui ricorre il 250° della nascita di Beethoven (1770).
L’appuntamento è presso l’Auditorium del Parco, domenica 3 febbraio con inizio alle ore 18.
Il quartetto nasce nel 2000 da musicisti formati all’Accademia Walter Stauffer di Salvatore Accardo e poi è stato sostenuto dalla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Piero Farulli. Ovunque abbia portato la sua musica, il gruppo ha entusiasmato il pubblico e la critica. In formazione quattro straordinari musicisti: i violinisti Cristiano Gualco e Paolo Andreoli, il violista Simone Gramaglia e il violoncellista Giovanni Scaglione. Certamente la musica cameristica per archi di Beethoven è uno dei pilastri del repertorio del Quartetto di Cremona che ne ha già inciso un’integrale in una fortunata edizione discografica. In questo primo concerto saranno eseguiti il Quartetto in sol maggiore op. 18 n. 2, il Quartetto in fa minore op. 95 “Serioso” e il Quartetto in fa maggiore op. 135.
Si segnala che il Quartetto di Cremona è stato scelto come testimonial per il progetto “Friends of Stradivari” e suona con strumenti di assoluto pregio: Cristiano Gualco suona un violino Giovanni Battista Guadagnini (Torino 1776), Paolo Andreoli un violino Paolo Antonio Testore (Milano ca 1758), Simone Gramaglia suona una viola Gioachino Torazzi del 1680 ca. e Giovanni Scaglione un violoncello Don Nicola Amati (Bologna 1712), strumenti forniti dalla Fondazione Kulturfonds Peter Eckes e dalla Nippon Foundation.
Grazie anche alle loro fortunate incisioni premiate ed apprezzate, il Quartetto di Cremona è considerato dalla critica internazionale il vero erede dello storico Quartetto Italiano.