L’Aquila / La Ricerca Scientifica è l’Idrogeno del Rinascimento Italiano. Tutto ciò che ci circonda è fatto di Scienza. Occorre una Fondazione Nazionale della Ricerca sul modello americano. L’evento europeo della ricerca più atteso dell’anno, il 29 Settembre 2017, la Notte Europea dei Ricercatori, rinnova l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, e la conoscenza delle professioni della ricerca, in un contesto informale e stimolante. In effetti, l’inarrestabile fuga dei cervelli italiani, dagli Anni Trenta del XX Secolo, continua ancora oggi a dissanguare il Belpaese, sottraendo risorse e ricchezze a livelli interstellari. Le cause politiche sono ben note. Un po’ meno i rimedi dei depensanti, il più delle volte banali panacee per “addolcire” i mali di stagione. Gli scandali universitari di questi giorni lo dimostrano ampiamente. La pandemia sembra inarrestabile. Per invertire il flusso serve una coraggiosa Politica italiana della Ricerca che imponga in Europa e nel Mondo l’autorevolezza degli interessi nazionali italiani per lungo tempo “congelati” nella superfetazione di università e baronie inutili. I cervelli (servono 500mila euro allo Stato per formare ogni singolo ricercatore!) vanno richiamati in Patria. Perché in Italia debbono liberamente fare impresa, massa e sistema nel “network” scientifico e tecnologico planetario. Non più solo altrove. I rami secchi vanno tagliati. Esperimenti, dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre, visite guidate, conferenze, spettacoli e concerti fanno da sfondo a una straordinaria “notte di scienza” che quest’anno coinvolge contemporaneamente 340 città d’Europa, 52 città italiane, in 27 Stati dell’Unione. Le iniziative si inquadrano in grandi progetti europei finanziati nell’ambito delle “Marie Skłodowska-Curie actions”, un programma che mira a incentivare carriere nella ricerca. Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha annunciato l’assegnazione degli Starting Grants 2017, le sovvenzioni destinate a studiosi europei nella fase di avvio della propria carriera scientifica. Un finanziamento complessivo di 605 milioni di euro è destinato a 406 giovani ricercatori di tutta Europa per condurre ricerche di eccellenza in tutti gli ambiti disciplinari. Gli italiani si aggiudicano il terzo posto in classifica, con 43 vincitori di finanziamenti, di cui 19 donne e 24 uomini, alle spalle di tedeschi e francesi, beneficiari rispettivamente di 65 e 48 sovvenzioni. Il tasso di successo complessivo dei partecipanti è del 13%. I 406 progetti ammessi al finanziamento sono stati selezionati su 3085 proposte. In particolare, il 40% dei ricercatori che saranno finanziati è costituito da donne, che hanno superato gli uomini anche nell’aggiudicarsi i finanziamenti, attestandosi al 14,5% contro un tasso di successo maschile del 12,7%. L’obiettivo è sostenere una nuova generazione di ricercatori d’eccellenza in Europa, supportando i beneficiari delle sovvenzioni nella realizzazione delle proprie squadre di lavoro, con un potenziale coinvolgimento di oltre 1500 studenti di dottorato e post-dottorato. In attesa che la Questione Ricerca entri nei manifesti programmatici governativi dei partiti e delle coscienze nazionali, cioè sia colto in modo efficace dalla Politica, emerge quasi sistematicamente il “problema valutazione”. Indubbiamente importante se si pensa a un finanziamento della ricerca su base meritocratica. La banca dati “Web of Science”, precedentemente “ISI” (nulla a che spartire con l’Isis!), a cura di Thomson Reuters, e attualmente a cura di “Clarivate Analytics”, costituisce da decenni il riferimento bibliometrico sistematicamente utilizzato nella comunità scientifica internazionale in un ampio spettro, anche se non completo, di ambiti di ricerca. Il ranking universitario “Shanghai” utilizza il parametro della presenza “Highly Cited Researchers” per misurare il prestigio delle istituzioni e assegna ad esso il 20% del peso nel proprio insieme di indicatori. Gli italiani “Highly Cited” nel 2017 appartengono in gran parte all’ambito medico. C’è tempo fino al 18 Ottobre 2017 per partecipare all’edizione 2017 del Premio “Romeo Bassoli”, promosso dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati-SISSA e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. L’Euro-Mediterranean and Middle East Summer School of Science Communication è il futuro della Pace mondiale.