“Dopo l’alluvione dell’Ottobre scorso, – esordisce l’assessore Antonello Gallese – con i geologi del centro Funzionale sono stati pianificati una serie di interventi da fare, per ripristinare i danni causati dal tragico evento in questione. Innanzitutto, in somma urgenza, è stato ripristinato il letto del fiume del “Fossato” che era osturito dalle macerie venute giù della frana. Dopodichè sono state impiegate varie ditte nella pulizia delle strade, ostruite dalle pietre franate dalla montagna e per ripristinare un minimo di viabilità nelle zone adiacenti a Via del Fossato. Il tutto per una serie di lavori dell’ammontare di circa 35.000 euro. Da allora siamo in attesa di tali fondi, almeno per completare i pagamenti delle ditte che hanno operato nell’emergenza. Successivamente – continua Gallese – si è dovuto procedere all’assegnazione di un incarico tecnico per la progettazione di un muro di contenimento lungo l’argine del fossato e sotto il ponte in Via Santa Maria, come suggerito dai tecnici del Centro Funzionale. Per questa progettazione, che ancora non è giunta al termine, ci si è dovuti avvalere anche della consulenza tecnica di un geologo per la valutazione dell’intera zona dopo la frana. Naturalmente, l’ammontare di tutti i danni post alluvione, è di circa un milione di euro, tra ripristini stradali, delle reti idrico/fognarie e dei Valloni montani, in modo da fare una seria opera di prevenione per il futuro. Purtroppo, i tempi di determinazione delle somme, riconoscimento dei danni e liquidazione, si sono terribilmente allungati. Ad oggi, prosegue Gallese, a pochi giorni dalle ricorrenze festive dell’1 e 2 novembre, il Comune, ha deciso di avviare i lavori di ripristino in maniera autonoma, almeno del manto stradale di Via del Fossato, facendo un primo beinter di asfalto nelle zone in cui si era staccato, per un importo complessivo di circa 6000 euro. Questo, sicuramente allevierà i continui disagi degli abitanti del rione di Santa Maria che dall’Ottobre scorso, vedevano drasticamente ridotta la viabilità di accesso nelle proprie abitazioni e consentirà un afflusso più controllato al cimitero, nelle imminenti festività. Naturalmente, questo lavoro è solo un primo step dei vari interventi. Appena fniti gli studi di progettazione e ci sarà un progetto esecutivo, si procederà a rifare il muro di contenimento del fossato e la scalinata laterale, dopodiche si farà un beinter di asflato definitivo su tutta la via con conseguente finitura bituminosa.
Torno a ripetere, continua Gallese, che l’emergenza NON sarà finita, fin quando la Regione Abruzzo non si deciderà ad affrontare seriamente il problema del Rischio Idrogeologico nel territorio di Luco dei Marsi e dintorni. Purtroppo oggi, ci si rimepie facilmente la bocca con questa parola, a tutti i livelli istituzionali, ma nel concreto non ci sono interventi . Oggi a Luco, è ben chiaro il dafarsi per affrontare una seria opera di prevenzione del rischio idrogeologico e per evitare il ripetersi di episodi come quello dell’ Ottobre scorso, ma purtroppo, un Comune, da solo, non può affrontare tutte le spese necessarie per la messa in sicurezza. Ribadisco che ad oggi, posso solo ringraiare, in tutta onestà il Consigliere Regionale Maurizio Di Nicola, che sin dai primi giorni ha preso a cuore il nostro problema, sollecitandone una soluzione temporanea, che ad oggi, sembra vedre luce.,per il resto- conclude Gallese – i nostri appelli, sono stati continuamente inascoltati.