“Il parere arrivato nella giornata di oggi, mi duole dirlo, è un fantasioso esercizio di arrampicamento sugli specchi. Il fatto che gli uffici abbiano impiegato giorni e giorni per la sua redazione è già, di per sé, la prova dello sforzo dialettico-interpretativo profuso”. Così Sara Marcozzi, Capogruppo del M5S, sul parere redatto dall’ufficio legislativo del Consiglio Regionale in risposta all’eccezione avanzata dalla stessa Marcozzi sulla illegittimità del conferimento di incarico a Paolo Gatti come consigliere esterno della sezione regionale Corte dei Conti, perché avvenuto per nomina e non, come previsto dal Regolamento del Consiglio, per designazione. “Sono stupita del fatto che i giuristi di Regione Abruzzo riescano ad affermare con tanta disinvoltura che non vi è differenza tra ‘nomina’ e ‘designazione’. Anzi, addirittura si spingono a sottoscrivere che spesso i due termini vengono utilizzati come sinonimi. Peccato che non si stia conversando amabilmente al bar dello sport sulla ‘nomina’ di qualcuno, ma ci si trovi all’interno di un organo che legifera e che approva leggi, il Consiglio regionale appunto, dove le parole hanno il loro esatto peso e un preciso significato”.
“La conferma della evidente differenza tra i due istituti l’abbiamo già chiarita e ribadita: per le designazioni, a differenza di quanto avviene per le nomine, è necessario l’esplicito voto del Consiglio regionale e non è consentita alcuna delega. A ulteriore riprova anche l’art 85 dello Statuto, che al comma 1 dispone delle nomine e al comma 2 recita espressamente ‘Il Consiglio regionale può designare due componenti della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti’, sottolineando, una volta di più, la differenza tra gli istituti”.
Continua Marcozzi: “In questa legislatura si sta consolidando la scellerata prassi del ricorso ai pareri degli uffici per sanare i vizi di forma degli atti della maggioranza, scaricando ogni responsabilità dall’esecutivo ai dipendenti della Regione. In queste ore, infatti, altri pareri impossibili da condividere si stanno avvicendando per sanare anche le correzioni olografe al bilancio, scritte a mano e su fogli precedentemente annullati. Non avevamo mai visto tanta approssimazione e tanto spregio delle norme vigenti”.
“Ribadiamo la nostra richiesta al Presidente del Consiglio Sospiri – conclude Marcozzi – di revocare in autotutela la nomina del componente della Corte dei Conti e procedere, come previsto dalla legge, dal Regolamento e dallo Statuto del Consiglio alla sua designazione mediante il voto del Consiglio regionale”.