A fine gara, Aielli commenta così la seconda sconfitta in campionato: “A prescindere dal risultato finale, sono soddisfatto del gioco espresso dalla squadra sotto tutti i punti di vista – spiega Aielli – in fase di possesso siamo stati superiori al Martinsicuro, anche a livello di occasioni, colpendo tra l’altro due traverse. Abbiamo pagato inizialmente, a caro prezzo, una ripartenza veloce con Maio che si è fatto trovare al punto giusto per battere a rete. Da quel momento in poi la partita è stata tutta in salita. Ripeto: ai ragazzi non posso rimproverare nulla sulla prestazione offerta in campo. Gli episodi non sono stati favorevoli. Nel finale di gara si è giocato pochissimo, complice l’espulsione di Carboni, si poteva gestire meglio qualche situazione a nostro vantaggio. Bisogna smaltire questa partita in fretta per iniziare a pensare al Giulianova, il campionato è lungo ed equilibrato”.
Guido Di Fabio, allenatore del Martinsicuro, ex centrocampista del Chieti che ha vestito la maglia neroverde nell’anno 2003-04, racconta il successo scacciacrisi della sua squadra: “Avevamo bisogno come il pane di un risultato importante perché venivamo dalla partita di Capistrello dove abbiamo incassato ben 5 gol. Il morale dei ragazzi non era al massimo, in settimana siamo stati bravi a ricompattarci, sapendo di dover affrontare una squadra forte come il Chieti. In campo la squadra è stata concentrata per tutti i novanta minuti. Il vantaggio iniziale ha dato fiducia alla squadra che ha chiuso gli spazi ai giocatori neroverdi più pericolosi. Sono contento soprattutto per il gruppo che alleno, visto che in settimana hanno lavorato sodo per farsi trovare pronti, sperando di avere maggiore continuità nei risultati.
Il Chieti lotterà fino alla fine per vincere il campionato, non dimentichiamo le assenze importanti che ha nel proprio organico, relative agli infortuni. Sono sicuro che quando rientreranno questi giocatori saranno ancora più competitivi. Ricordo ancora con molto piacere l’anno passato a Chieti, stagione meravigliosa, condita da tre cambi nella guida tecnica. Con Dino Pagliari siamo arrivati ad un passo dai play off. Quell’anno furono lanciati talenti come Quagliarella e altri. Sicuramente è stata una delle più belle stagioni della mia carriera da calciatore”.