Il termine di derivazione inglese sta a significare all’incirca ‘fuga d’amore’ e viene usato nel presente, soprattutto dai wedding planners, per indicare un concetto un po’ differente rispetto a quello che aveva un tempo.
Se si ha in mente la tradizionale fuga d’amore, da soli con il proprio amante e senza che nessuno sappia qualcosa… ecco, si è un po’ fuori strada. O quanto meno si ha una visione troppo romanzata della faccenda.
Perché al giorno d’oggi si parla proprio di organizzare matrimoni in stile elopement dando un’altra concezione; fughe non improvvisate ma un minimo studiate a tavolino. Il che forse rappresenta un ossimoro, una contraddizione in termini; ma va a indicare più nello specifico un matrimonio intimo, con un numero ristrettissimo di invitati.
Un qualcosa che affonda le proprie radici anche nelle tradizioni popolari nostrane; ai più esperti sul tema verrà in mente la nota fuitina tipica delle zone siciliane: ovvero, la fuga d’amore di una coppia di fidanzati che consuma anticipatamente il matrimonio così da mettere i genitori di fronte al fatto compiuto.
E non a caso anche in terra siciliana ci sono diverse richieste per matrimoni di questo genere: ad esempio parlando di matrimonio elopement a Favignana, la cosiddetta perla dell’arcipelago delle Egadi. Uno sfondo ideale per un matrimonio, di qualsivoglia natura ma anche nello specifico di un matrimonio elopement. Un luogo da sogno tra promontori e rocce levigate dal vento e dagli anni.
Ma a conti fatti l’elopement wedding sta diventando un qualcosa di molto richiesto in tutta Italia: nozze particolari, un po’ improvvisate, per chi non ama atmosfere e cerimonie banali e ordinarie. Un qualcosa di molto informale e per certi versi cinematografico, da film per la sua essenza surreale, se ci si immagina all’altare con il proprio partner circondati da una minima schiera di amici e parenti più stretti.
E una cerimonia con uno spirito di fondo molto romantico se ci si ferma a pensare: in fondo si sta parlando di una fuga d’amore con il proprio partner, un atto estemporaneo e istintivo, da organizzare in breve senza pensarci tropo su.
Ovviamente ci sono, come in ogni cosa, anche gli aspetti negativi: su tutti il dover gestire le reazioni di amici e parenti che non saranno invitati alla cerimonia; andar loro a spiegare che non si è trattato di dimenticanza o scortesia, ma di una scelta fatta a tavolino. Niente di personale verso nessuno insomma: soltanto il gusto di organizzare un matrimonio fuori dal comune e lontano dalle luci dei riflettori delle cerimonie tradizionali.