Melilla (Art.1 Mdp): “Cambiare la manovra di Bilancio nel segno del lavoro e dell’equità. 350 emendamenti di Mdp”

Abbiamo presentato 350 emendamenti in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati come gruppo Art.1 Mdp al testo della legge di Bilancio approvato dal Senato.
Dopo il vaglio dell’ammissibilità degli emendamenti (lunedì prossimo), segnaleremo i nostri 49 emendamenti prioritari (martedì prossimo) che saranno votati, insieme agli altri segnalati dai vari Gruppi parlamentari, nelle sedute non stop della Commissione Bilancio da mercoledì pomeriggio sino a domenica notte con il mandato finale al relatore Francesco Boccia che porterà il nuovo testo in Aula martedì 19 dicembre con il probabile (certo) voto di fiducia che il Governo chiederà. Poi il nuovo testo tornerà al Senato per la sua approvazione definitiva senza però nessun cambiamento. Dunque il testo che uscirà dalla Commissione Bilancio domenica notte, su cui il Governo chiederà la fiducia, sarà quello definitivo.
Ad esso abbiamo dedicato la massima attenzione per modificarlo profondamente visto che il testo uscito dal Senato è per noi assolutamente inadeguato ad affrontare i problemi economici e sociali del Paese nel segno dell’equità e del lavoro.
Abbiamo predisposto 350 emendamenti che prefigurano una manovra alternativa sui grandi temi del LAVORO (investimenti pubblici per la crescita economica e la lotta alla precarietà superando gli aspetti più negativi del Jobs Act considerando la esplosione incontrollata  e record del lavoro precario e povero, che l’stat ha certificato proprio ieri), della SANITA’ (riaffermando il principio della universalità e della gratuità del servizio sanitario nazionale, a livello emblematico abbiamo chiesto per questo la abolizione effettiva del SUPER TICKET), della PREVIDENZA (contro l’allungamento automatico della età pensionabile e per allargare gli spazi per il pensionamento dei lavoratori dopo la macelleria sociale fatta da una legge ingiusta e vergognosa come la pseudo riforma Fornero, la nostra posizione è per questo in sintonia con la linea e il movimento promosso dalla CGIL che non ha accettato le proposte inadeguate del Governo), del FISCO (lotta all’elusione e all’evasione fiscale, per questo la nostra proposta, di WEB-TAX a differenza di quella uscita dal Senato, si estende a tutto l’ e-commerce prevedendo le giuste imposte anche per multinazionali come Amazon,  non partirebbe dal 2019 ma dal 2018 e il gettito fiscale previsto non sarebbe di 100 milioni di euro ma  di 600 milioni di euro per poi equipararsi in modo equo a tutti i settori economici, perché l’economia digitale non può continuare a non pagare imposte nonostante i ricavi miliardari delle sue attività in Italia), della FINANZA LOCALE raccogliendo il grido di dolore e le proposte dell’ANCI e dell’UPI perché i comuni e le province non possono più sopportare i tagli fatti in questi anni di miliardi di euro di risorse che non vengono più trasferite dallo Stato ai territori con ripercussioni negative sui servizi pubblici locali e sull’aumento dei tributi .
La settimana prossima sarà quindi importante per capire se le nostre proposte saranno esaminate con serietà dalle forze di maggioranza e in particolare dal PD, nell’interesse del Paese e di chi ha bisogno di un’azione di tutela sociale, equità fiscale e crescita economica.

 

Gianni Melilla, Deputato Art.1 – Capogruppo Mdp Commissione Bilancio Camera dei Deputati 

 

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