Meteo. Un’intensa perturbazione di origine nord-atlantica si sta protraendo grazie ad un vortice di bassa pressione dal Nord Atlantico alle Isole Britanniche, l’Europa occidentale e il Mediterraneo, ove transita muovendosi mediante l’avvilupparsi antiorario attorno ad un vortice di bassa pressione. Questa configurazione sinottica è tipica della stagione autunnale oramai inoltrata dal punto di vista astronomico per via dell’avanguardia del Solstizio d’Inverno, quest’anno in entrata il 21 Dicembre alle ore 15.59 UTC, mentre l’Inverno è già in corso dal punto di vista meteorologico. La massa d’aria fredda è invece rintracciabile attraverso la posizione dell’asse della saccatura ove dilaga un lago d’aria fredda proveniente dal Canada e dal Mare del Labrador valicando l’arco alpino che sovrasta fino ad affluire sulle regioni del Nord Italia attraverso un’isoterma a -30/-35 gradi centrigradi fino a favorire nevicate in Pianura Padana che invece sarebbero non miste o meno miste in caso di cuscinetto freddo, circolazione a livello locale chiamato “naso padano”o alta pressione di natura termica a livello localizzato. In questa circostanza e con tali isoterme alla quota di 500 HPa, invece, c’è una maggiore probabilità che nevichi fin lungo il piano nel catino padano circondato sia dalle montagne alpine che appenniniche. Le correnti d’aria fredda unendosi anche all’intensità delle precipitazioni affiliate alla mole dei moti convettivi le cui correnti discendenti tramuterebbero la pioggia in neve, esattamente come sta accadendo nelle ultime ore. L’accumulo delle correnti in quota tra il richiamo dai quadranti meridionali ossia d’aria piuttosto umida e aria fredda in discesa dal Nord Europa sta creando zone di convergenza, le cui nubi cumuliformi si stanno letteralmente espandendo elevando il quantitativo di energia che alimenta i moti convettivi tramite il calore latente di condensazione che giunge a raffreddarsi mediante il movimento verso il basso della quota dello zero termico e l’abbassamento del punto di rugiada che determina il punto di condensazione e sublimazione del vapore acqueo.
Tornando a noi, le correnti fredde ruoteranno da nord-ovest a nord-est, successivamente dai quadranti orientali, facendo estendere l’isoterma della 0/-1 gradi Celsius alla quota di 850 HPa che proporrà episodi caratterizzati da rovesci di neve fino a quote medio-basse lungo il versante appenninico nella giornata di giovedì e nevicate localmente fino a quote basse anche sull’area interna abruzzese e collinare una volta che l’aria fredda alle alte quote si stata sdraiata nei bassi strati della Troposfera, formando delle aree dove il profilo verticale adiabatico è omeotermico, ossia ove la temperatura è omogeneamente tale da non fondere fino a 600/700 m i cristalli di neve nati in ambiente freddo ad alta quota e in caduta intensa grazie alla corrente discensionale. Nella giornata di venerdì le condizioni meteorologiche variabili si sposteranno in forma attenuata sulle regioni adriatiche meridionali poiché la perturbazione e la scia che si sarà scavata nei dintorni si porterà verso levante. E’ la corrente a getto più è accentuata e più la convenzione viene agevolata dallo stau appenninico, stessa cosa che avverrà nella giornata di sabato in senso inverso a causa del moto più o meno regolare e irregolare della corrente a getto polare che aumenta la curvatura in quota delle correnti ascensionali, risucchiandola e ritraendo il flusso discensionale accelerando così la formazione di nubi ed eventi localmente anche un po’ più forti. La successione sarà contrassegnata dall’alternarsi di momenti “timidamente” soleggiati, a volte contraddistinti da aperture, ed altri rappresentati da copertura nuvolosa con associati rovesci di pioggia a tratti mista neve a quote basse e completamente nevose al di sopra dei 600/700 m s.l.m. Molto probabilmente che, in alternanza, nella giornata di sabato, si presentino nevosi sino a quote relativamente basse. Torneremo a parlare di come evolverà il tempo che si mostrerà instabile per tutto il fine settimana, nel prossimo aggiornamento meteo.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Riccardo Cicchetti