Meteo. Nella giornata di giovedì un fronte freddo e perturbato darà luogo a nevicate fino a quote molto basse sulle aree interne dell’Appennino settentrionale e centro-settentrionale nonché sulle aree collinari e del nord-ovest della Toscana. Anche la nostra regione Abruzzo, a partire da nord-ovest sarà interessata dai rovesci di neve fino a bassa quota, specie sull’aquilano e sulla Marsica seppur non sia semplice prevederne gli accumuli, anche se all’inizio non si presenteranno particolarmente consistenti. In effetti, rispetto alle caratteristiche destabilizzate della massa d’aria fredda in quota di origine polare-marittima che, successivamente ai venti di Libeccio e al dislivello barico della massa d’aria che ha dapprima richiamato le masse d’aria mite e umida di origine Subtropicale attraverso le raffiche di vento e la mole dei moti convettivi (soprattutto di downburst dai cumulonembi) hanno trasportato verso il basso dell’aria fredda che stava determinando di nuovo nevicate fino a quote medio-basse. La massa d’aria fredda di origine artico-marittima, dal Mare del Nord e successivamente di origine artica e avente direzione di provenienza dal Mar Baltico, tra sabato e domenica di estrazione artico-continentale, continuerà ad affluire sul nostro stivale nel corso delle ore pomeridiane e serali della giornata di domani, giovedì 19 Gennaio 2023. Il brusco abbassamento delle temperature sia massime che soprattutto minime sarà decisamente accentuato sabato e domenica di questa settimana quando la formazione di un profondo vortice di bassa pressione o lacuna barica nelle aree centrali del bacino occidentale del Mediterraneo e in traslazione verso le aree balcaniche centro-meridionali si ripercuoterà dal punto di vista dello stau appenninico per via dei venti freddi di Grecale che raggiungeranno un carattere percepito (Wind Chill) molto freddo da parte del nostro corpo. La massa d’aria artica interesserà tutto l’Adriatico per effetto ASE o Adriatic Snow Effects: la superficie marina instaurerà instabilità in base alle masse d’aria gelida che ne scorreranno al di sopra, provocando lo sviluppo di nembostrati e cumulonembi con associati temporali di neve. I rovesci di neve anche privi di sfondo temporalesco fino a quote molto basse coinvolgeranno le aree interne centrali e meridionale, mentre il Sud Italia sarà interessato dalle piogge sparse anche a carattere temporalesco mediante l’isolamento della lacuna barica a carattere molto freddo che tenterà di sospingere la neve tonda tra sabato e domenica fin lungo il piano sulle regioni meridionali italiche. Il mulinarsi in senso antiorario permetterà convergenza al suolo con il richiamo umido e l’autorigenerazione delle nubi in prossimità delle aree pedemontane e montuose con la possibilità di nevicate anche in un contesto spiccatamente variabile e con un buon accumulo esattamente in concomitanza alla giornata di giovedì, soprattutto sulle aree interne e in taluna giornata fino a venerdì, solo lungo il versante tirrenico occidentale. L’intera area adriatica e ionica sino alle aree pedemontane e montuose anche dall’inizio della prossima settimana potrebbe essere interessata da questa tipologia di tempo meteorologico di stampo invernale, eppure potrebbero verificarsi delle tenui e a volte ampie schiarite alternate alla timidezza dei rovesci anche nevosi minore lungo i versanti occidentali.
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Vi ringrazio e vi invito a seguire il prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.
Riccardo Cicchetti