Meteo. Fase instabile sulle aree montuose. Un’altra ondata di caldo intenso estivo sferzerà la penisola… Vediamo che cosa avverrà

Meteo. L’area di alta pressione di matrice Subtropicale solo in quota, esattamente come appuntatoci pochi giorni fa e come detto da quando la rubrica meteo esiste e dopo la possibilità di averne appreso insieme diverse nozioni base, cede in prossimità dei rilievi e ribadisco i venti in quota sono più freschi secondo le infiltrazioni e instabili da nord-est provenienti dai Balcani e al suolo sono più caldi e umidi. Laddove la catena appenninica abruzzese e la restante centro-meridionale subisce un riscaldamento diurno, poiché le ore diurne sono le più interessate dai raggi paralleli del Sole che è in Estate raggiunge lo zenit ossia il suo massimo apice sul Tropico del Cancro. I rilievi brulli sono più soggetti ad assorbimenti e riemette o irraggia il calore in maniera più rapida rispetto alla terraferma perché composto di roccia calcarea; esattamente quando un fronte freddo incalza l’aria caldo-umida presente nella Pianura Padana o nella Val Padana o da un grande lago canadese dopo essere stata convogliata dal Golfo del Messico nel persistere di più giorni grazie all’area di alta pressione azzorriana in essa legato l’Anticiclone delle Aleutine. E’ il momento rapido per il quale nascono in prossimità di più aree di bassa pressione localizzate i cumulonembi e le termiche tendono a crescere in cumuli e cumuli calvus e congesti fino a divenire torreggianti. Nelle prossime ore assisteremo a tali modeste infiltrazioni fresche e instabili in quota, così via saranno i rovesci di pioggia anche a carattere temporalesco, presentandosi sporadici e localizzati, di debole intensità nelle zone non interessate per via della direzione di provenienze dei venti da sud-ovest verso nord-est. Nella giornata di lunedì, la mattinata sarà soleggiata, ovviamente priva di nebbia a causa dell’aria comunque più calda al suolo che mantiene la pressione livellata e dovuta in larga parte anche al Solstizio d’Estate. Nel corso delle ore pomeridiane del giorno una serie di celle temperalesche meno modeste rispetto alla giornata precedente saranno in generazione più diffusa su tutto l’entroterra dell’Appennino umbro, subappennino laziale, abruzzese, centrale e meridionale. Si tratterà di temporali localmente anche di forte intensità recanti raffiche di vento discensionali e scariche elettriche nube-nube e nube-terra, prestare la massima attenzione perché saranno celle temporalesche più diffuse con la possibilità che la velocità dovuta alla corrente discensionale possa rilasciare anche locali rovesci grandinigeni di cui si stima la più elevata intensità dipesa dal peso immediatamente elevato in intervallo di tempo della precipitazione nell’aria. Le celle temporalesche potrebbero sfondare fino in prossimità delle aree limitrofe, mentre il tempo sarà migliore lungo le coste, eccetto qualche lieve disturbo, ma senza assumere connotati di particolare rilevanza. Nelle giornate di martedì e mercoledì l’Anticiclone delle Azzorre rimarrà stabile in sede Atlantica, tuttavia ben disteso lungo il meridiano i Greenwich, com’è stato osservato dalle precedenti emissioni modellistiche e nei grafici ensemble la siccità sarà prolungata nonostante non possano di nuovo contrastare delle improvvise e più brevi fasi instabili nonché più fresche verso la fine del mese di Luglio 2022 note come parantesi stagionali, quali gli ultimi mesi di essa sempre e costantemente ad essa attingibili. Le giornate di martedì e mercoledì, tenendo presente un’attendibilità buona nelle giornate a venire fino ad una settimana, saranno all’insegna della stabilità atmosferica e del caldo in aumento a causa del rinforzo del promontorio in quota di matrice Subtropicale, il così denominato Anticiclone nord-africano che non proteggerà solo l’arco alpino esposto alle correnti d’aria più fresca e instabile di origine atlantica; per tali motivi in prossimità di esso e oltrealpè si origineranno i temporali di calore tipici anche dell’area appenninica o montuosa. Le condizioni meteorologiche saranno stabili e soleggiate da martedì a tutto il resto della settimana in corso, grazie all’aumento dei valori dei geopotenziali indotti dal completo riscaldamento a tutte le quote degli strati della Troposfera prossimi al suolo (aree di pianura), esso stesso proveniente da una massa d’aria di origine tropicale-continentale presente al suolo e gestita da una bassa pressione di natura termica presente al suolo sollevata ed amplificata dall’estensione dell’aria molto calda proveniente dal Deserto del Sahara, il corrispondente Ghiblì  (l’Harmattan a nord-est), attinente all’Ostro e allo Scirocco, soffiano direttamente sulle aree desertiche, mentre l’aumento termico è accompagnato, lungo le coste da un aumento della percentuale di umidità lungo le aree costiere, sulle aree montuose è probabile in presenza dell’alta pressione stabile solo in quota che il tempo sia stabile e soleggiato da martedì fino al fine settimana e ci sia la possibilità di aria torrida o secca nelle aree interne appenniniche non più interessate dagli acquazzoni pomeridiani, solo nel periodo indicato ovviamente. Le temperature sia nei valori massimi che nei valori minimi saranno di nuovo in aumento, salvo la rinfrescata della giornata di lunedì che, tra lunedì e martedì, farà avvertire almeno fino alla serenità di martedì, l’escursione termica, ossia la differenza tra la colonnina di mercurio tra le temperature massime e le temperature minime che saranno più fresche di notte e al primo mattino, mentre dalla metà di questa settimana, si manifesteranno anche i 36 gradi Centrigradi a causa del transito dei 24 gradi Centigradi o Celsius alla quota di 850 HPa, dunque com’è accaduto poc’anzi sulla Penisola Iberica e il Portogallo interessate da una fiammata di calore a causa di maggiori lacune bariche intrecciate tra il tessuto anticiclonico ad ovest dell’Europa fino alla Isole Britanniche, ove i valori di più alta pressione saranno schiacciati dall’azione inibitoria della subsidenza atmosferica che in area di pianura fa evaporare le nubi e comprime (per via della compressione adiabatica) l’aria riscaldandola verso il basso; perciò si potrebbero percepire sui settori tirrenici e interni delle due Isole Maggiori, anche 40 gradi Centigradi all’ombra, senza escludere anche qualche grado in più anche sulle regioni del Sud Italia. Riguardo eventuali fasi instabili e più fresche nelle giornate a venire, ossia nel lungo termine (long range), ne torneremo a parlare nei prossimi aggiornamento meteo.

Link immagine principale dell’editoriale: https://www.meteodrome.it/maltempo-italia-fine-aprile-2020-forti-temporali-in-arrivo-rischio-grandinate/

Vi ringrazio e al prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

Riccardo Cicchetti

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