Meteo. Ci aspettavamo una giornata movimentata dal punto di vista meteorologico lungo il versante adriatico e ciò si è verificato proprio ieri, agli esordi del fine settimana. L’intensa perturbazione atlantica che ha interessato il Nord Italia si è infatti spostata sotto forma di fronte freddo lungo il versante adriatico della penisola, raggiungendo anche parte delle Marche ma soprattutto Abruzzo, Molise e Puglia. Sono numerose le immagini che ci giungono dalle province di Teramo, Pescara, Termoli e Foggia. Ieri sera un sistema temporalesco si è intensificato una volta che l’aria più fredda si è incuneata al di sotto dell’aria calda presente sulla superficie marina più calda e in questo modo si è formata una vasta supercella temporalesca, dotata di violente correnti ascensionali e discensionali in rotazione all’interno della tempesta.
La corrente discensionale si è rovesciata sulla superficie fuoriuscendo dalla base della nube temporalesca e si è aperta al suolo a ventaglio (downburst) generando un “gust front”, un’area al suolo in prossimità o davanti alla nube temporalesca caratterizzata da raffiche di vento che possono superare i 100/130 km/h, arrecando danni simili ad un Tornado, in tale caso sradicando ombrelloni, scoperchiando tetti e sollevando oggetti che possono diventare detriti pericolosi anche quando si tratta dei rami degli alberi e delle tegole. Il “gust front” ha sollevato l’aria calda e umida preesistente in loco, per questo la condensazione di quest’ultima ha innescato una nube a capo della supercella, ossia una nube a mensola o “Shelf Cloud” visibile delle fotografie.
Dopo un fine settimana a tratti variabile sui settori adriatici e di fresco e asciutto Maestrale sul resto della nostra penisola, ci sarà una forte ondata di caldo nord-africano che colpirà soprattutto le regioni meridionali e centrali facendo innalzare le temperature sia massime che minime su valori pienamente estivi e al di sopra della media stagionale, compresi tra i 35/38 gradi centigradi per quando riguarda le temperature massime.
L’enorme supercella temporalesca è identificabile nella seconda immagine sottostante presa dal satellite come un “un nido d’api” proprio perché dotata di un mesociclone, ossia di una bassa pressione interna che le conferisce rotazione. L’immagine è stata acquisita ieri sera, mentre vediamo il violento sistema temporalesco spostarsi sul mare sfiorando le coste di Abruzzo e Molise, mentre tende a muoversi verso la Puglia settentrionale o garganica.
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Grazie e al prossimo aggiornamento meteo.
rc