8 Agosto 2018
Ha ragione Greg Corbin, Meteorologo statunitense: “la Meteorologia è una lama a doppio taglio”, da una parte vorresti aiutare le persone a mettersi al riparo o informarle su un determinato fenomeno atmosferico o meteorologico, dall’altra non vorresti destare preoccupazione. Perciò credo che bisogna adottare un linguaggio più forbito e accessibile a tutti per quanto riguarda articoli, video e approfondimenti di Meteorologia, da parte di appassionati, meteorologi e soprattutto giornalisti. Ciò che viene spesso fatto è enfatizzare e vuol dire preoccupare e, anche inconsapevolmente, terrorizzare. Trasmettere e divulgare la propria passione e successivamente il mestiere, è infatti un compito assai arduo ed è molto importate comunicare con la massima prudenza, specie linguistica, tutta la cultura e l’informazione meteorologica e giornalistica necessaria. Facendo il mio esempio tra un “vespaio” di appassionati della Meteo ed esperti, un buon cultore della materia dovrebbe saper trasmettere con gli altri e fare con loro. Nel mio profondo, infatti, il principale obiettivo è, come ho più volte ribadito, fare la corretta informazione, cercare di migliorare perché conterà imparare fino alla fine dei nostri giorni. La gente va informata con cautela sulla Fisica dell’atmosfera e sulla Meteorologia in special modo se a livello pratico e per questo mi piace aiutarla a fronteggiare ogni situazione meteo, meteoropatia, fenomeni atmosferici più estremi quali Tornado o Trombe d’aria/marine, brusche raffiche di vento, grandinate di qualsivoglia dimensioni, nevicate, ghiaccio, forti temporali accompagnati da frequente attività elettrica o nubifragi e/o alluvioni, soprattutto nel nostro paese a forte rischio idrogeologico etc… È indispensabile e mio unico presupposto dare sostegno alla gente o alle persone, invitandole a rispettare le cautele necessarie per difendersi dagli eventi meteo più intensi, illustrare l’attendibilità e l’importanza della previsione meteorologica e l’attenzione al rischio dei fenomeni meteo rilevanti, come ad esempio prepararsi a qualsiasi forma di maltempo: ondate di caldo intenso e indice di calore, indice poco prudente di radiazione ultravioletta anche e soprattutto per un’efficace abbronzatura e la protezione dell’epidermide, irruzioni gelide artiche, gelate fuori stagione, nebbie fitte e persistenti, pioggia o neve prima di uscire anche con la propria automobile, polveri sahariane e piogge acide, vestirsi con un certo tipo di abbigliamento o di organizzare una vacanza, semina, irrigazione e “a maggese” del campo agricolo, giardinaggio e botanica, insomma chi più ne ha più ne metta. Da buon appassionato, mi è sempre piaciuto essere al servizio della collettività in modo pienamente incline alle regole della società e con il massimo rispetto delle autorità professionali competenti in materia quali Protezione Civile e centri di calcolo e di ricerca e dei vincoli da essi riportati, sperando di fare sempre corretta informazione. È anche per tali motivi che mi attengo a qualsiasi fonte culturale e professionale aggiungendo i miei studi e le mie osservazioni personali, che vada a costituire fondamento di un’informazione corretta, solida e flessibile quale, per fare un esempio, il nuovo volume della Meteorologa Serena Giacomin. Critico aspramente coloro che si astengono nel fare corretta informazione poiché controproducente per il pubblico che li ascolta e per la Meteorologia, smentita dai toni enfatici di tali disinformatori, a volte meteo-terroristici e di scarsa competenza. La mia speranza, naturalmente dopo tutti gli studi universitari, è che questa grande passione possa in futuro trasformarsi nel mestiere di Meteorologo professionista.
Riccardo Cicchetti