Meteo. La conclusione del mese di Ottobre 2021 interpellerà il Vortice Islandese e, potrebbe essere la volta buona anche per il Vortice Canadese, realizzando le caratteristiche inoltrate dell’Autunno oramai in attuazione se non eccezione rivolta all’alta pressione che solo per queste ultime ore ancora garantisce il bel tempo, specie all’inizio di Novembre. In effetti, le basi verranno poste già a partire da fine mese, ossia da questo fine settimana. Successivamente alle condizioni meteorologiche soleggiate e alla mitezza, nonché al freddo mattutino e alle nubi basse interfacciate dalle inversioni termiche nelle aree vallive delle aree interne montuose, tra la giornate di domenica e lunedì un impulso instabile proveniente da una depressione islandese abbastanza attiva sulle Isole Britanniche, sulla Francia, la Spagna e il Portogallo, andrà ad impattare orograficamente sulla catena alpina occidentale e il versante settentrionale appenninico generando una bassa pressione orografica gonfiata o alimentata altamente da tale flusso zonale atlantico che, in rinvigorimento, ha fatto sì che si originasse. L’intensa perturbazione, annodata in senso antiorario nel nostro emisfero boreale, al profondo vortice di bassa pressione susseguirà il TLC formatosi assumendo i connotati corrispondenti a taluna figura barica sul Canale di Sicilia, esso stesso in trasferimento dal Tirreno fino allo Ionio (Tropical Like Cyclones). Il Ciclone Mediterraneo, responsabile della violenta entità dei fenomeni meteorologici del corso della settimana uscente sulle regioni meridionali e l’Estremo Sud è visibile in questa immagine satellitare sottostante.
Taluno si era generato in concomitanza tra la chiusura di due figure anticicloniche sull’Europa meridionale e centrale nonché sui settori orientali di quest’ultima, nutrendosi delle acque superficialmente calde del bacino del Mediterraneo, sufficientemente calde dopo l’avvento del fine periodo estivo o nel periodo post-estivo per poterne favorire la formazione e il pericolo di forti venti avvinghiati alla rotazione antioraria della profonda depressione ed eventi estremi quali alluvioni, nubifragi lampo e frequenti nonché copiose grandinate, verificatosi sulla Sicilia orientale e nord-orientale. La nuova area perturbata incomincerà a dare i suoi primi effetti soprattutto dal Nord-Ovest attraversando molto velocemente tutto il Centro-Nord, dando luogo a forti temporali sul settore di nord-est, specie prealpino, ma successivamente, entro lunedì anche sull’Alto Adriatico. Ad essere maggiormente sorvolata dalle piogge, a tratti anche intense, sarà la Pianura Padana, come affermatovi, sarà completamente coinvolta da piogge e temporali che si sposteranno anche sulla Toscana, tuttavia in privazione, come sulle regioni del Nord Italia potrebbe presentare o assumere solo localmente violenta entità o forte intensità. Lo scorrere della giornata di lunedì intravedrà annuvolamenti consistenti in estensione alle regioni centrali e meridionali, a partire da fine giornata. Le piogge, anche mediante le sembianze di rovescio o temporale frontale, si avviteranno all’area di bassa pressione diffondendosi su tutta la nostra regione Abruzzo dai settori tirrenici, interessando soprattutto la Marsica e il restante entroterra. Nella giornata di martedì, la traslazione dell’area depressionaria extratropicale verso est farà sì che il maltempo, intensificandosi, attraverso gran parte del settore tirrenico mediante forti piogge su bassa Toscana, Umbria, Lazio e Campania settentrionale con la possibilità di intensificazione dei fenomeni anche a carattere temporalesco, recanti localmente raffiche di vento (generalmente downburst) e diffusa attività elettrica o fulmini nube-nube e nube-terra; la temperatura percepita in caso di forte vento sarà abbastanza acutizzata dalle correnti tese recanti aria di estrazione polare-marittima, dunque bisognerà indossare la giacca a vento e l’impermeabile adatto. Le nubi cumuliformi, cumulonembi e nembostrati trasleranno verso il settore adriatico facendo sì che anche qui si verifichino rovesci di pioggia aizzati dalla rotazione delle correnti d’aria dai quadranti meridionali (da sud-ovest o di Libeccio, più umide) ai quadranti settentrionali (da nord-ovest o di Maestrale) che mulineranno una massa d’aria moderatamente fredda proveniente dal Nord Atlantico, in particolare in discesa dall’Islanda verso l’Europa e la nostra penisola su cui padroneggerà con maestria su tutto il Mediterraneo tra lunedì e martedì della settimana entrante. Dopo il transito di questa perturbazione, a tratti piuttosto intensa, quasi frenata con moto recalcitrante da un anticiclone presente sul territorio europeo orientale, ad esclusione dei Balcani centro-meridionali, potrebbe esserci il passaggio, successivamente ad una temporanea tregua caratterizzata da qualche schiarita, di un fronte perturbato di origine polare e successivamente, a conclusione della prima decade del mese, a scorribanda, una serie di perturbazioni di origine artico-marittima, complici del primo consistente abbassamento della colonnina di mercurio dal punto di vista di ambedue i valori. La neve non ricoprirebbe solamente le cime del nostro Appennino, anzi imbiancherebbe di nuovo tutto l’arco alpino, così facendo a fine Novembre spolvererebbe di un bianco e folto mantello anche la nostra dorsale appenninica. L’Autunno, direi oramai in fase inoltrata, inizia a rinvigorire la presa e a scuotere dal punto di vista meteorologico il verso giusto che conduce alla stagione invernale, preannunciando a priori una moltitudine di colori pronti a sparpagliare nel vento. Data la distanza di tempo che ci separa da quest’ultima tendenza meteorologica, ne torneremo a parlare nel prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Riccardo Cicchetti