Meteo. Successivamente a qualche altalenante e annunciata virata di origine atlantica che ha determinato un po’ di instabilità in transito non solo al Centro-Nord, ma anche sulle nostre regioni centrali e meridionali, il corso del fine settimana continuerà all’insegna del tempo variabile, ma meno marcato rispetto a quello della giornata di oggi, in cui si è presentato molto più spiccato. La rinfrescata che si è fatta avvertire sarà maggiormente percepibile dal primo mattino a causa di un’accelerazione dell’irraggiamento notturno indotto in aggiuntiva dall’afflusso fresco in quota e riversatosi al suolo tramite le precipitazioni e le correnti discensionali. Ebbene l’escursione termica sarà netta con una temperatura massima più alta e un clima più caldo di giorno ma senza eccessi e moderatamente più freddo di notte e al primo mattino, soltanto che lo percepiremo freddo perché non siamo ancora soggettivamente abituati a queste temperature, perciò ci sembrano già rigide come d’Inverno. Dopo l’inizio settimana dove sarà possibile un po’ di instabilità pomeridiana con lo sviluppo di nubi cumuliformi associate a brevi e isolati acquazzoni o piovaschi sui monti laziali e abruzzesi, un’area di alta pressione di matrice subtropicale legata all’Anticiclone delle Azzorre ripristinerà la norma settembrina su quasi tutta la penisola e in particolare sulle regioni meridionali. Le lacune bariche, invece, continueranno a sprofondare sulla Spagna e sulla Penisola Iberica, richiamando a sé la struttura di alta pressione senza tuttavia valicarla dati i massimi che garantiranno, diversamente da taluni territori e da oltrealpè, condizioni meteorologiche di tempo stabile e soleggiato su tutta la penisola per tutto il resto della settimana che viene, salvo sulle zone interne laziali e abruzzesi nel fine settimana. Sulle nostre zone interne rimarrà marcata l’escursione termica, dovuta all’avvicinarsi dell’Equinozio d’Autunno (quest’anno il 22 Settembre) con l’equipararsi del dì e della notte e un maggiore irraggiamento dei pendii delle montagne brulli o privi di vegetazione e del restante suolo, salvo isole termiche urbane o inerzie termiche annesse, essendo ancora nel mese di Settembre. Torneremo a parlare di un ipotetico peggioramento autunnale solo intorno all’inizio della seconda decade.
rc