Questa immagine satellitare rappresenta il Tifone Maria formatosi sulle acque caldissime del Pacifico occidentale. Intorno alla tempesta tropicale, ossia le zone più intense, i venti soffiano in senso antiorario a causa della forza deviante di Coriolis (emisfero settentrionale: depressioni antiorarie) e le raffiche raggiungono i 350 km/h, mentre le correnti principali soffiano fino ai 250 km/h, facendolo denominare SuperTifone: tra categoria 4 e 5 in pieno oceano tropicale. L’occhio, invece, è l’area meno innocua della profonda area di bassa pressione a cuore caldo. Il Tifone è infatti un ciclone tropicale come gli uragani, ma la sua origine sulle acque del Pacifico tropicale ne fa prendere differente denominazione: dal cinese “t’ai fung” che vuole dire “grande vento” o “turbine”.