Meteo. Un promontorio in quota di matrice Subtropicale, non mollerà la sua presa e, nel corso dei prossimi giorni, richiamerà in senso orario nel nostro emisfero, masse d’aria calda di matrice nord-africana fin verso il nostro stivale. Il notevole serbatoio d’aria calda riuscirà a raggiungere anche le regioni del Centro-Nord, portando con sé un grande quantitativo di umidità acquisita dal Mare Nostrum e dai suoi bacini. L’aumento delle temperature fino ai 30/35 gradi centigradi soprattutto sulle regioni del Centro-Sud Italia, ove tali temperature massime si percepiranno all’ombra, sarà dunque accompagnato da molta umidità, specie lungo le zone costiere. Tuttavia, a partire dalla giornata di giovedì, potrebbero verificarsi forti temporali a partire dalla costa adriatica fin verso le aree interne appenniniche e subappenniniche. La nostra regione Abruzzo sarà completamente interessata da tali temporali di calore, lo “scoppio” degli acquazzoni avverrà nelle suddette zone montuose nel corso delle ore più calde del giorno, ossia nelle ore pomeridiane, quando potrebbero nascere moti convettivi particolarmente intensi.
Approfondimento meteo. El Niño potrebbe essere una causa della siccità e delle improvvise piogge violente, essendo un agevolatore della cella di circolazione di Hadley, dunque della cintura di alte pressioni Subtropicali. In presenza di un Anticiclone Subtropicale, naturalmente, d’Inverno l’aria fredda e umida ristagna nei bassi strati, dunque allo smog si aggiunge anche la nebbia, mentre d’Estate il promontorio in quota di matrice Subtropicale innesca le ondate di calore, le quali a loro volta rendono il mare più caldo della norma e le masse d’aria calda, a causa del loro volume maggiore e della loro scarsa densità, ne assorbono umidità, aumentando il rischio di afa e di smog, con il ristagno d’aria caldo-umida nei bassi strati dell’atmosfera. Il rilascio d’aria calda da parte del mare avviene progressivamente, perciò le correnti di Scirocco, diventano sempre più umide e instabili rispetto al passato, specie quando una perturbazione le richiama sul Mediterraneo, cosicché i moti convettivi delle nubi cumuliformi si intensificano, estremizzando i fenomeni atmosferici particolarmente intensi, quali ad esempio i nubifragi e/o alluvioni, là dove vi è uno straripamento di un fiume a causa delle intense precipitazioni. Il normale fenomeno climatico de El Niño potrebbe essere in grado di sommarsi alle cause antropiche che hanno favorito il riscaldamento globale, il quale altera la circolazione atmosferica, aggiungendosi ai fenomeni climatici e ad altri fattori tipici della variabilità climatica. Secondo me, se non ci fosse stato il grande surplus di energia termica in atmosfera, nella maggior parte dei casi, El Niño avrebbe avuto solo delle deboli influenze sulla circolazione atmosferica, soprattutto del nostro emisfero. Naturalmente, anche la siccità è frutto di un’estremizzazione del clima, all’interno degli ultimi 20-30 anni. Seppur in ulteriore indebolimento, El Niño, potrebbe avere delle ripercussioni sulla circolazione atmosferica anche durante l’Estate, aumentando le ondate di calore e, di conseguenza, essendo quasi tutti i fenomeni atmosferici a nutrirsi di calore, i temporali di violenta entità.
Vi ringrazio per cortese attenzione.
Riccardo Cicchetti