Nel cuore della Marsica, il Museo Paludi di Celano emerge come un autentico gioiello culturale, testimone di millenni di storia e tradizioni. Questa struttura non è solo uno spazio espositivo, ma un luogo ricco di tesori archeologici, laboratori di restauro, e foresterie che contribuiscono a renderlo un polo culturale unico.
La collezione del museo abbraccia un arco temporale straordinario, dall’età del Bronzo all’epoca romana, dipanando il filo della storia della Marsica dai primi villaggi palafitticoli. Uno sguardo attento alle testimonianze del passato, come le basi dei pali lignei delle antiche capanne e le tombe a tumulo del Bronzo Finale, svela la ricchezza di dettagli che ci collegano alle antiche comunità che abitavano le rive dell’antico lago del Fucino.
Gli scavi archeologici condotti a Le Paludi, tra il 1985 e il 1998, hanno portato alla luce un insediamento risalente al terzo millennio a.C., offrendo uno sguardo senza precedenti sulla vita di quel tempo. Le tombe a tumulo, con i loro resti custoditi in sezioni di tronco d’albero incavato, costituiscono una testimonianza tangibile della cura e della spiritualità che caratterizzavano le ritualità funerarie di allora.
Il Museo Paludi di Celano ha il potenziale per diventare un faro culturale in regione, un luogo dove la storia prende vita attraverso mostre, laboratori didattici e iniziative che coinvolgano la comunità locale e i visitatori.
Il museo, che è sotto il controllo della Direzione Regionale Musei d’Abruzzo, al momento risulta chiuso per lavori di restauro ma questa situazione si protrae ormai da diversi anni. Risvegliare questa e altre gemme culturali marsicane ed abruzzesi è un impegno collettivo, un impegno che voglio assumermi in prima persona. Sostenere il ritorno alla piena fruibilità del Museo Paludi di Celano e di altri siti culturali è investire nel patrimonio culturale dell’Abruzzo, contribuendo a condividere la ricchezza della nostra storia con il mondo.