NATALE IN ABRUZZO : ANTICHE TRADIZIONI PERDUTE – LA FARCHIA DI TUFILLO

 

Nella zona del teatino, in particolare nel piccolo borgo di Tufillo, dov’è radicata un’usanza antica.

Si parla infatti della “farchia”, ovvero un tronco (che talvolta arriva ai 20 metri di lunghezza) intorno al quale sono collocati tronchi di minori dimensioni fino a formare un fascio di legna, tenuto insieme da anelli di ferro.

Una volta terminata la “preparazione” della farchia, quest’ultima viene trainata, il pomeriggio della vigilia di Natale, da alcuni abitanti del luogo attraverso il centro storico, mentre tutti gli altri concittadini osservano e salutano il corteo.

La processione continua fino a un luogo di ristoro, dove i portatori del tronco si fermano per rifocillarsi con dolci, vino e musica. Dopo la breve pausa il cammino riprende fino ad arrivare alla chiesa di Santa Giusta, quando ormai si è fatta mezzanotte.

Qui, dopo la benedizione del parroco, si dà fuoco alla farchia mentre gli spettatori intonano canti natalizi.

Numerosi sono gli aneddoti legati a questo rito, alcuni tragici, come la morte di un partecipante alla processione, e altri decisamente più allegri, che vedono faide tra Tufillo e i paesi confinanti per la conquista del tronco più adatto.

 

( Cicchetti Ivan )

 

 

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