La memoria è importante, soprattutto nei momenti in cui tutto sembra più difficile. Nonostante l’emergenza Coronavirus, il Comune di Manoppello si appresta a commemorare, sabato 8 agosto, le vittime di Marcinelle, a sessantaquattro anni dal disastroso incendio della miniera di carbone di Bois du Cazier, in Belgio, in cui persero la vita 262 minatori. Di questi 60 erano abruzzesi, 23 di loro erano di Manoppello per questo considerata “Città Martire”.
“Onorare Marcinelle significa per noi ricordare un patrimonio di sofferenze non solo familiari, ma di un’intera comunità che ancora oggi, dopo 64 anni, tiene tenacemente viva la memoria di quella tragedia. Commemorare Marcinelle – ha spiegato il sindaco Giorgio De Luca – non vuol dire solo celebrare con devozione e preghiera le vittime di un disastro nazionale (il terzo incidente minerario per il numero di morti italiani, dopo quelli negli Stati Uniti del 1907 a Monongah e del 1913 a Dawson), ma significa anche consegnarne gli insegnamenti quale patrimonio imprescindibile delle nuove generazioni che non devono dimenticare cosa accadde in quegli anni in cui la vita degli italiani valeva meno del carbone. Quest’anno non prenderò parte alla cerimonia che si tiene in Belgio, presso il sito del Bois du Cazier perché ho sentito il bisogno e la necessità di rimanere vicino alla mia cittadinanza”.
Le manifestazioni in memoria dei concittadini rimasti vittime del Bois du Cazier e di tutti i connazionali che trovarono la morte in quella miniera, nel giorno in cui è stata istituita la “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”, si svolgeranno nel corso dell’intera giornata di sabato 8 agosto. La cerimonia, organizzata dall’Amministrazione Comunale con l’associazione Marcinelle per non dimenticare, avrà inizio alle 9,30 proprio in piazza Marcinelle, a Manoppello, dove, dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento dedicato alle vittime, avrà luogo la cerimonia istituzionale aperta dalla lettura dei nomi delle vittime abruzzesi della miniera du Bois du Cazier. I nomi dei 23 minatori scomparsi in Belgio, saranno letti da alcuni ragazzi dell’associazione Marcinelle per non dimenticare, come simbolo di memoria viva che si trasmette, diventando futuro se affidata ai più giovani. Seguiranno gli interventi del sindaco di Manoppello Giorgio De Luca e delle autorità presenti e la preghiera per i minatori scomparsi 64 anni fa. Successivamente ci si sposterà nel vicino cimitero di Manoppello paese per un doveroso tributo ai defunti di Marcinelle che lì riposano.
Nel pomeriggio si terrà la Santa Messa celebrata nella chiesa di San Nicola di Bari. La giornata si concluderà in piazza Marcinelle che per l’intera giornata si trasformerà in un museo a cielo aperto e dove sarà allestita una mostra di immagini storiche e foto d’archivio a cura dell’associazione Marcinelle per non dimenticare. Chiusura delle manifestazioni in musica con il concerto (ore 22) dell’Ensamble Arkè diretto dal maestro Leontino Iezzi, anticipato dalla proiezione (ore 21) di immagini storiche e foto dei minatori scomparsi.