Sembrerebbe una barzelletta ma per un’azienda di Sulmona era un “giochetto” semplicissimo: produceva confetti freschi riciclando i resi, ovvero i confetti restituiti al produttore perché scaduti. A scoprire la truffa sono stati i carabinieri del Nas di Pescara che durante un normale controllo hanno da subito riscontrato gravi carenze igieniche oltre a centinaia di chilogrammi di confetti avariati che dovevano essere stati smaltiti.
In sostanza, i confetti che venivano ritirati, nonostante presentassero muffe o patine ingiallite, venivano trattati ad alte temperature tali da sciogliere la parte zuccherina e recuperare la mandorla che veniva successivamente riutilizzata, per un giro di diverse migliaia di euro .
Tuttavia questa non era la sola azienda a “maltrattare” i confetti e a riciclare quelli scaduti. Nel corso di una serie di controlli nelle numerose confetterie della Valle Peligna infatti, i carabinieri hanno sequestrato circa 3000 chili tra confetti e materie prime scadute oppure carenti di informazioni sulla tracciabilità. Per un totale di ben cinque attività sospese .