Il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca ha partecipato all’affollata assemblea pubblica che si è tenuta nella tensostruttura antistante la sala del Centro Civico di Paganica sulla vicenda del Metanodotto-Centrale di Compressione Snam.
L’evento è stato organizzato dall’amministrazione dei Beni Separati Paganica-San Gregorio, dal Comitato 3e32, dal collettivo “Altrementi” della Valle Peligna e ha visto riuniti i comitati e tutti sindaci dell’area interessata. Tantissimi, quindi, i cittadini presenti insieme al sindaco di Sulmona Annamaria Casini, al sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi e al consigliere provinciale Vincenzo Calvisi.
“Nel corso dell’assemblea di ieri sera, la 275^ da inizio mandato – dichiara Mazzocca – ho dato la mia disponibilità anche ai prossimi incontri pubblici che i comitati stanno preparando nelle zone interessate dal tracciato del metanodotto”.
E’ questo il fronte No Snam che intende perseguire azioni di opposizione al progetto di realizzazione della centrale a Case Penta di Sulmona ribadendo e sottolineando l’inserimento della città abruzzese nel programma Casa Italia sulla prevenzione sismica, e che si trova al momento in attesa della nuova data d’incontro con Gentiloni dopo il congelamento del decreto ottenuto lo scorso 22 dicembre quando il Sottosegretario Mazzocca, il consigliere regionale Pietrucci, il Sindaco Casini e altri 21 Sindaci del territorio si sono recati a Palazzo Chigi.
“La lotta continua – conclude Mazzocca – ben consapevoli che la situazione è alquanto critica; come Amministrazione Regionale, per usare un paragone calcistico, tre anni fa siamo entrati in campo in una gara all’85° mentre si perde 3 a 0 in trasferta. Pesa, infatti, come un macigno il decreto di compatibilità ambientale, risalente al 27.03.2011, con cui fu materialmente autorizzata l’opera. Faremo valere le nostre ragioni attraverso una puntuale e necessaria verifica della conformità di quest’opera alla vigente normativa in materia di “usi civici”: ci risulta, infatti, che i soggetti titolati alla conduzione di questo diritto, ovvero i Comuni e le amministrazioni separate prevalentemente delle realtà locali della provincia de L’Aquila, non hanno dato il via libera in tal senso. Come già operato nel 2015, sarà nostra cura ad agevolare il coordinamento delle attività connesse con i territori ed i soggetti interessati”.