Quando il nome del proprio paese è sintomo di vergogna, di scherzo, di beffa, di comica, in Italia i paesi con nomi da sottolineare ne è pieno. Se andate in provincia di Perugia, precisamente a Giano dell’Umbria, e chiedete dove si trova Bastardo, state tranquilli che nessuno lì vi guarderebbe male. La frazione si chiamava un tempo “Osteria del Bastardo” e fu un’antica stazione di posta, fermo della corrispondenza delle varie regioni di confine, lungo la via Flaminia. Il nome fu poi abbreviato negli anni Venti, ma nel 1933 alcuni abitanti proposero di modificarlo. Tuttavia, nessuno dei nomi alternativi risultò convincente e il paese è rimasto Bastardo, con la perplessità dei suoi abitanti i bastardesi.
Sempre in provincia di Perugia si può andare a Caso o passare dall‘Osteria del Gatto per poi soggiornare a Casa del Diavolo, la frazione dal nome più inquietante d’Italia, le cui origini sono ancora avvolte nel mistero. Secondo alcuni, il paese si chiama così perché anticamente vi era una “casa di perdizione”, mentre altri pensano si riferisca alla distruzione apportata dal passaggio delle truppe di Annibale. Un’ultima interpretazione del toponimo, è legata al rinvenimento di diverse urne funerarie medievali, contenenti ossa di bambini. Nel comune di Porto Tollo a Rovigo, possiamo trovare una frazione con il nome che vanta milioni di fans in tutto il mondo, Gnocca, piccolissima frazione. In Toscana, nella provincia di Siena possiamo trovare Orgia, frazione del comuen di Sovicille. Qui non ho indagato sula provenienza del nome, lascio al vostro colorato pensiero. Se siete in provincia di Varese, potreste fermarvi a Golasecca.
Sorto sulle rive del fiume Ticino, il comune di 2.694 abitanti è famoso per essere stato, durante l’età del Bronzo, sede di una cività molto sviluppata, detta “Cultura di Golasecca”, perché qui l’abate Giovanni Battista Giani effettuò i primi ritrovamenti di tombe, con ceramiche ed oggetti metallici. Se invece volete andare in America senza uscire dall’Italia basterà recarvi in provincia di Livorno, a circa 4 chilometri a sud di Cecina, nel comune di Bibbona, a La California. Le origini del nome risalgono all’Ottocento, quando Leonetto Cipriani, nominato da Cavour console onorario a San Francisco, decise di battezzare il borgo toscano “La California”, al ritorno dal suo viaggio americano. Restando in Toscana, potreste farvi ingannare dal toponimo che rimanda all’antieroe disneyano per eccellenza, Paperino: in realtà, questa frazione di Prato, prende il nome da “Paperium”, un legionario romano fondatore di una delle 45 ville sparse nel territorio pratese.
Per tornare a qualche nome macabro, andiamo a 18 km da Pistoia, nel paesino di Femminamorta. Il toponimo, affatto rassicurante, deriverebbe dal ritrovamento del cadavere di una fanciulla sepolta sotto la neve. La provincia di Siena stupisce, infine, con Belsedere, frazione del comune di Trequanda, il cui nome deriva probabilmente da quello di una famiglia che abitava queste terre. Strangolagalli è, invece, il toponimo più curioso nella provincia di Frosinone. Due le interpretazioni legate al nome: la prima si basa su una leggenda che narra di un , durante il quale i nemici avrebbero dovuto attaccare “al cantar del gallo”. Nella seconda versione, si racconta invece di una battaglia combattuta contro i Galli, sconfitti con un’operazione “a strangolamento”. Da Pordenone a Trapani, ci si può imbattere in ben tre Purgatorio, mentre in provincia di Cosenza si trova il paese dal nome più ospitale e rassicurante di tutti: Buonvicino. Con dei nomi di paese cosi almeno si spero ch il Buon vicino sia normale.
( Cicchetti Ivan )