Nuove iniziative di WWF, Confesercenti, Confcommercio e CNA che presenteranno, con l’avv. Francesco Paolo Febbo, un ricorso al TAR accanto alla Regione contro la conferenza dei servizi di Cepagatti e anche contro le determinazioni del SUAP Chietino-Ortonese.
«Si è assurdamente preteso di interpretare senza averne titolo i Giudizi del Comitato VIA».
Sui risvolti penali presentato un articolato esposto alla Procura della Repubblica di Pescara.
Il TAR di Pescara si occuperà in settembre della conferenza dei servizi del Comune di Cepagatti che ha preteso di interpretare i giudizi del Comitato VIA spendendosi nei fatti in favore dei lavori per la realizzazione del cosiddetto Megalò 2. Contro quel documento la Regione ha infatti presentato, attraverso l’avvocatura distrettuale dello Stato, ricorso amministrativo chiedendo l’annullamento previa sospensione della “Determinazione conclusiva della Conferenza di Servizi Sincrona del 18.4.2018, ad oggetto: Programma PRUSST 7-93 Progetto per il completamento “Megalò 2” – Richiesta di voltura titoli abilitativi Ditta Sile Costruzioni Srl” con tutti gli altri documenti connessi. Secondo la Regione la conferenza dei servizi ha violato o falsamente applicato diversi articoli di legge, nonché “ogni norma o principio in materia di valutazione di impatto ambientale” e si è resa colpevole di “contraddittorietà, incompetenza, eccesso di potere”. La Regione ha inoltre ribadito, come WWF, Confcommercio, Confesercenti e CNA hanno sempre sostenuto, che il giudizio di improcedibilità delle precedenti valutazioni positive con prescrizioni del Comitato VIA è pienamente efficace. Il che vuol dire semplicemente che la Sile o chiunque altro volesse insistere con un progetto sbagliato, per costruire a due passi da un fiume, non potrebbe più avvalersi di permessi ormai scaduti e inefficaci (lo sono anche quelli dei Comuni, che non possono in ogni caso prescindere dall’autorizzazione ambientale).
WWF, Confcommercio, Confesercenti e CNA apprezzano la posizione della Regione e stanno preparando a loro volta un intervento al TAR in appoggio al ricorso dell’avvocatura dello Stato. È stato dato mandato in tal senso all’avv. Francesco Paolo Febbo, che ormai da anni segue le vicende relative ai vari tentativi di ulteriore cementificazione a ridosso del fiume. L’avv. Febbo ha avuto anche l’incarico di ricorrere al TAR anche contro i provvedimenti del SUAP Chietino-Ortonese che si è basato sulle farraginose conclusioni della conferenza dei servizi di Cepagatti e non sulle evidenze documentali.
Non basta: secondo WWF, Confcommercio, Confesercenti e CNA, in quanto sostenuto nei verbali della conferenza dei servizi si ravviserebbero anche profili di illegittimità penale. Per questo le associazioni già da alcuni giorni hanno presentato un articolato esposto alla Procura della Repubblica di Pescara.