Nel corso del consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione comunale tenutosi lo scorso venerdì 9 ottobre alle ore 18.00 presso la sala consigliare del Comune di Opi, i consiglieri di minoranza Di Rocco e Leone, hanno depositato un copioso atto di 30 pagine con il quale è stato richiesto al consiglio – ai sensi dell’art. 69 TUOEL – di contestare a ben quattro membri del collegio, casi di incompatibilità all’assunzione alla carica pubblica di amministratore. Nello specifico, le richieste di contestazione sono state mosse nei confronti del Sindaco Di Santo, del vice Sindaco Boccia e di altri due consiglieri comunali di maggioranza. Si contesta al neo-Sindaco Antonio Di Santo, quale Presidente della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, organo consultivo dell’Ente Parco chiamato a rilasciare pareri obbligatori sul bilancio, di aver assunto – con il proprio studio e per il tramite del proprio collega – una potenziale posizione di conflitto di interessi, tramite consulenze in materia fiscale e di bilancio, con quella di Presidente della Comunità del PNALM (ricoperta quale amministratore del Comune di OPI), chiamata al rilascio di pareri obbligatori sul bilancio. Al Vice Sindaco, Odorisio Boccia, si contesta la violazione dell’art. 78 TUOEL in quanto da anni, membro della Giunta comunale, competente professionalmente in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici, continua ad esercitare l’attività di Geometra in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio di OPI, ponendosi così in costanti potenziali conflitti di interessi. Per altri due consiglieri comunali di maggioranza la constatazione è legata al ruolo di appaltatori per conto del Comune, considerato che le aziende di loro titolarità o di proprietà dei genitori sono risultate affidatarie di lavori da parte del Comune di Opi per diverse migliaia di Euro.
Nonostante la richiesta di contestazione avanzata dai membri della minoranza, i consiglieri chiamati in causa, in violazione del citato art. 78 del D.LGS 267/2000 che obbliga i consiglieri interessati a non partecipare alla discussione ed alla relativa votazione, non solo hanno discusso la propria posizione personale ma, senza astenersi, hanno votato sulla richiesta di incompatibilità, rifiutando così la relativa contestazione. In attesa di impugnare la deliberazione dinanzi al TAR Abruzzo e ritenendo il consiglio delegittimato ad operare stante le lamentate richieste di incompatibilità e le violazioni avvenute anche nel corso della seduta consiliare, i membri della minoranza si sono visti costretti ad abbandonare la seduta, riservandosi di non partecipare alle attività amministrative dell’Ente sintanto che le Autorità preposte non avranno chiarito ogni dubbio in proposito. Per i consiglieri di maggioranza del Comune di Opi, oltre al ricorso al TAR, si aprono le porte per le necessarie informative e segnalazioni per tutto quanto riportato nell’atto di contestazione ed avvenuto nel corso del consiglio comunale.