“Mi fa sorridere la difesa d’ufficio del consigliere D’Addazio sull’ospedale di Penne. Leggendo le sue parole si evince che i luogotenenti del centrodestra avranno avuto l’ordine di scuderia di difendere anche l’indifendibile. Ma quando ci sono i fatti a dimostrare tutta la loro pochezza nella gestione della sanità pubblica allora il mio consiglio è quello di tacere. D’Addazio, rivolgendosi al sottoscritto che difende l’ospedale di Penne da anni, parla di autogol in merito all’acquisto di un gastro-duodenoscopio utile al progetto di prevenzione al pancreas!? Bene, mi offre l’occasione di spiegare e ribadire chiaramente ai cittadini come agisce il centrodestra in Consiglio regionale. Premesso che la delibera approvata per il progetto sperimentale per il tumore del pancreas giace nei cassetti dal 2021, e quindi, se D’Addazio ha a cuore l’ospedale di Penne e il progetto dovrebbe attaccare i suoi compagni di partito che l’hanno dimenticata lì, e non certo chi, come me, chiede da anni che sia attuata. Ricordo inoltre al consigliere D’Addazio che ho presentato un’interpellanza sul tema già da marzo 2023 su questa questione a cui nessuno della sua compagine partitica ha dato risposte chiare. Sull’emendamento in questione, spieghiamo bene ai cittadini cosa accade durante i lavori del Consiglio regionale: prima di tutto è importante evidenziare che l’emendamento di cui parla è stato votato a favore dal sottoscritto, ed è bene sottolineare che se inizialmente è stato contrastato è perché assegnava i fondi a una fondazione, che solo dopo si è chiarito avrebbe provveduto ad acquistare il macchinario per l’ospedale. Ma nessuno lo ha bloccato, semmai ho chiesto chiarimenti perché l’emendamento era inserito in una marea di altre varianti che assegnavano piccoli e grandi fondi a pioggia ad associazioni varie: il classico trucchetto che mischia le caramelle con i bulloni al fine di far passare tutto in caciara e destinare fondi nella piena discrezionalità della politica. Un modus operandi a cui Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia ci hanno tristemente abituato. Chiarito questo aspetto, visto che il consigliere si è preso la briga di rispondere con tanta solerzia, adesso risponda punto per punto e spieghi perché la seconda sala endoscopica è stata chiusa; perché c’è carenza cronica di personale che costringe i lavoratori della sanità a turni massacranti e a rinunciare alle ferie; perché non viene colmata la carenza di anestesisti; perché il reparto di ortopedia non viene elevato a UOC. Perché, sempre nell’area vestina, il suo centrodestra non ha dato seguito alla variazione di bilancio, necessaria e indispensabile, per attuare il posto fisso di Ambulanza a Farindola come previsto dall’emendamento a mia firma, approvato in Consiglio regionale, che destinava 70 mila euro a tale scopo. Risponda chiaramente e senza buttarla in caciara come fa sempre il centrodestra. Sarà mia premura riproporre le domande fin quando ai cittadini non saranno date risposte soddisfacenti” così il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari in replica al consigliere D’Addazio sull’ospedale di Penne.