“Attendiamo la data ma intanto vogliamo rassicurazioni. Chiedo quindi che l’atto aziendale venga rivisto prima del Comitato ristretto dei sindaci della ASL e si blocchino gli accorpamenti”.
Formalizzata la costituzione del Gruppo di lavoro sull’ospedale, il sindaco Francesco Mastromauro chiede ora al governatore Luciano D’Alfonso di fissare in tempi stretti la data della prima riunione. “Il presidente della Regione”, dice il sindaco, “aveva chiesto, nell’incontro in Comune del 20 maggio, di dare vita, quale passaggio necessario per il tavolo di confronto tecnico con la Regione, ad un Gruppo di lavoro in grado di discutere la nostra proposta, che ribadisco non è una banale rivendicazione campanilistica, per la realizzazione di un ospedale costiero di primo livello. La squadra ora c’è, e come richiestomi da D’Alfonso è composta da alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, da medici ed operatori sanitari, quindi esperti di settore, e da espressioni della società civile. In totale 12 persone, me compreso. Avrei voluto allargare il gruppo ulteriormente, ma non è stato davvero possibile. Anzi – prosegue Mastromauro – ho addirittura ‘sforato’ rispetto al numero indicatomi. Spero quindi si comprenda, soprattutto da chi ha sollevato polemiche pensando addirittura ad una sorta di esclusione voluta, che il mio spirito inclusivo ha incontrato limiti. Impensabile d’altronde inserire, ad esempio, tutti i consiglieri eletti, che pure sono espressione istituzionale della collettività, o tutti i rappresentanti di associazioni. Tenuto fede al mio impegno, attendiamo ora che il governatore, a cui ho inviato proprio oggi la relativa richiesta, fissi la data del primo confronto. Noi siamo pronti. La palla adesso passa al presidente. Ma intanto, ed anche questo gli ho detto, vogliamo sin da ora rassicurazioni. Prima infatti – continua il primo cittadino – ci si garantisce il rilancio dell’ospedale e che i soldi non sono un problema giacché ci sono. Lo stesso manager della ASL Roberto Fagnano il 9 giugno scorso appare sui giornali tranquillizzandoci con espressioni simili a quelle del governatore. Salvo poi fare dietrofront l’11 giugno dichiarando alla stampa che bisogna accorpare i reparti e che è impossibile procedere all’adeguamento dell’ospedale giuliese. E poi la doccia fredda del nuovo atto aziendale, che ho avuto cura di trasmettere al presidente D’Alfonso, con i prospettati accorpamenti di chirurgia ed ortopedia ed il ridimensionamento di cardiologia. Un tira-e-molla davvero inaccettabile. Chiedo quindi al governatore e al manager Fagnano – conclude Mastromauro – che l’atto aziendale venga rivisto prima del Comitato ristretto dei sindaci della ASL, convocato per il prossimo 20 giugno, e si blocchino gli accorpamenti in vista della stagione estiva”.