Buongiorno sig. Sindaco, lei è da poco alla guida del Comune di Tagliacozzo, per molti anni il simbolo sanitario della zona, della piana del cavaliere, di un territorio, è stato l’ospedale UMBERTO I di Tagliacozzo. Purtroppo con gli anni l’ospedale, o meglio i reparti, sono stati smembrati, o chiusi, ad oggi quali sono i reparti ancora vivi nella struttura?
Negli anni, si è dovuto prendere coscienza che non era più possibile mantenere gli ospedali delle piccole realtà così come erano stati concepiti. La scienza medica, come ben sappiamo, è in continua evoluzione, sprechi dovuti ad una mala gestione politico-amministrativa non sono mancati, dunque l’ottimizzazione dei servizi sanitari ha fatto sì che almeno quelli più complessi dovessero essere accentrati in strutture più grandi, capaci di provvedere più adeguate strumentazioni e soprattutto l’esperienza e una maggiore professionalità del personale medico e paramedico. Di contro, gran parte delle strutture più piccole sono state giustamente riconvertite in presidi dove è possibile usufruire di servizi accessori. Nello specifico il nostro Presidio ospedaliero “Umberto I” offre oggi all’utenza un prestigioso e lodato reparto di riabilitazione cardiologica e neuromotoria, un reparto per i dializzati con nove posti tecnici (non per ricovero), il laboratorio di analisi e di radiologia, il punto di primo intervento h24, e l’ospedale di comunità gestito dai medici di base.
L’amministrazione aveva promesso, ed ha realizzato l’ambulatorio oncologico. In che consiste?
D’intesa con la Direzione generale della Asl Abruzzo 1, nella persona del Dott. Rinaldo Tordera, e su proposta del Prof. Enrico Ricevuto e della Dott.ssa Maria Zaccone, fin dallo scorso gennaio abbiamo creduto nel progetto di impiantare nella nostra struttura ospedaliera un ambulatorio dove fosse possibile visitare pazienti e fare ricerca sulle purtroppo diffuse forme tumorali riscontrate sul territorio marsicano. Il Prof. Ricevuto, luminare sulla materia delle mutazioni genetiche che comportano patologie oncologiche, ha accolto con entusiasmo la nostra disponibilità e la nostra collaborazione all’importante iniziativa.
Un importante garanzia per il territorio l’UMBERTO I. L’Amministrazione comunale come guarda il futuro del complesso Ospedaliero? ci sono progetti futuri?
Innanzitutto la nostra politica non sarà una politica di “scontro” con la Regione e con i vertici Asl. Negli scorsi anni si è voluto creare un muro tra le istituzioni e troppo spesso le vicende sono state condotte davanti ai banchi dei giudici amministrativi, civili e finanche penali. Tutto ciò non ha portato alcun risultato positivo. Dobbiamo prenderne atto. Siamo convinti che il dialogo e il rispetto reciproco, nel confronto e nella dialettica politica, sono la giusta chiave di comprensione e soprattutto il giusto mezzo per salvaguardare ciò che è stato voluto per il nostro Presidio ospedaliero. Ben vengano in futuro forme di “arricchimento” per la nostra struttura, quali ad esempio l’Ambulatorio oncologico di cui abbiamo parlato poco fa.
Tagliacozzo è la perla della Marsica, per la sua storia, per la sua composizione, per la sua grande cultura, ampiamente osservata con il Festival di Mezza Estate. Perchè non è riuscita ha mantenere intatto l’emblema sanitario zonale?
Una Città antica e ricca di eventi culturali che la nostra Amministrazione vuole ricondurre ai fasti di un tempo dando vita ad una programmazione seria e costante della politica turistica. Questo è il precipuo mandato che ci siamo prefissi in questo quinquennio amministrativo. La nostra vera e grande risorsa è l’offerta culturale nei confronti del turismo stanziale e occasionale e a questo dobbiamo mirare. L’aspetto del servizio sanitario è garantito con il punto di primo intervento h24 e con i reparti dianzi elencati. Le ragioni per cui l’Ospedale “Umberto I” ha subito una radicale trasformazione sono contingenti alle necessità del progresso della scienza medica, ai fattori economici e politici come già detto.
Credo, sig. Sindaco che la riduzione dei poli Ospedalieri sia stata una decisione in campo nazionale, di chi gestiva tutto il complesso sanitario nazionali. I piccoli comuni che possono fare, almeno per garantire ai propri cittadini una minima base sanitaria? la sua amministrazione come sta cercando di affrontare questo disagio?
La realtà politica amministrativa di Tagliacozzo ha il dovere di salvaguardare il punto di primo intervento h24 e i servizi sanitari che si sono consolidati nel nostro Presidio ospedaliero. Per le esigenze sanitarie dii maggiore gravità ci sono i centri più grandi dove il paziente può essere curato con i mezzi all’avanguardia ma soprattutto con professionisti seri e capaci formati alla scuola dell’esperienza. Dobbiamo lavorare, a tal riguardo, affinché la rete di collegamento regionale sia velocizzata il più possibile.
( a cura di Cicchetti Ivan)