La Green Economy è entrata ormai da anni nel dibattito quotidiano e anche la politica nazionale ha intrapreso il percorso verso la transizione ecologica, un obiettivo rimarcato anche dalle scelte fatte in seno al PNRR che destinerà circa 70 miliardi, la fetta più consistente, dei 248 messi a disposizione per la ripartenza economica, ad attività volte a modificare radicalmente l’approccio economico- imprenditoriale mettendo al centro la sostenibilità.
Una rivoluzione che sta coinvolgendo tutti i settori grazie anche al sistema di sgravi fiscali e incentivi messi in piedi dal Governo, accelerando quel processo che ci porterà a vivere in un Paese più attento alle tematiche ecologistiche e in grado di crescere in armonia con l’ambiente circostante. E i risultati degli scorsi anni fanno ben sperare, come si evince dai dati relativi a fine 2019 che evidenziavano come già 432 mila imprese avessero abbracciato questa nuova visione.
Uno dei punti principali per poter raggiungere l’obiettivo riguarda ovviamente la transizione energetica, attraverso la quale rendersi meno dipendenti da fonti fossili attraverso la creazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che oltre ad essere inesauribili e perfette per le caratteristiche territoriali del nostro Paese, consentono a chi ne dispone vantaggi anche sotto il profilo economico e di fabbisogno energetico. Tra le fonti che più sta crescendo negli ultimi anni c’è sicuramente il sole che sfrutta la tecnologia fotovoltaica per la produzione di energia elettrica seguita dall’eolico, che necessita però di condizioni meteorologiche più stringenti rispetto al solare, specie, come dicevamo, in un Paese dove il soleggiamento è tra i più alti d’Europa.
La crescita del fotovoltaico è dovuta essenzialmente alla facilità di installazione e manutenzione e, soprattutto, al progresso tecnologico che negli ultimi anni ha consentito un cospicuo abbattimento dei costi e una resa migliore rispetto al passato, rendendolo più che competitivo rispetto alle metodologie classiche di approvvigionamento energetico.
Sempre più aziende si stanno, infatti, dotando di impianti fotovoltaici, grazie anche alla regolamentazione europea avvenuta nel 2018 riguardante l’autoconsumo e le comunità energetiche. A supportare queste società verso la transizione energetica esistono realtà che accompagnano l’impresa in questo percorso verso la sostenibilità.
Tra gli esempi di maggior successo c’è Energred, società specializzata nella produzione, immagazzinamento, trasformazione e utilizzo dell’energia prodotta attraverso il sistema fotovoltaico per le PMI, che ha già fatto registrare 6,7 MW installati e 8 GWh di energia green prodotta. La particolarità di Energred risiede nel rapporto che instaura con l’azienda cliente al momento della stipula del contratto. Attraverso l’offerta Care&Share consultabile sul sito www.energred.com, infatti la PMI può dotarsi di un impianto fotovoltaico senza costi di installazione, realizzazione, gestione e manutenzione, pagando circa il 20% di meno per rispetto ai costi di rete, potendo contare sull’energia autoprodotta e condividendo con Energred i guadagni scaturenti dalla vendita dell’energia prodotta in eccesso con gli altri utilizzatori presenti nel territorio circostante sfruttando la configurazione SEU (Sistema Efficiente Utenza). Inoltre, dopo 12 anni, l’impianto fotovoltaico diventa di proprietà dell’azienda a tutti gli effetti. I vantaggi per l’azienda non sono solo economici ma anche reputazionali, stante la sempre più diffuso sensibilità verso le tematiche ambientalistiche.
La bontà dell’investimento è garantita dalla grande attenzione che la società mette nei confronti del cliente attraverso tre fasi medianti le quali si analizza il luogo di installazione e le esigenze della PMI, si presentano le soluzioni più idonee e infine si realizza un impianto cucito perfettamente sulle caratteristiche dell’azienda che ha deciso di intraprendere la transizione energetica.
L’obiettivo finale è quello di creare delle comunità energetiche che possano provvedere al proprio fabbisogno energetico in modo sostenibile e diventare parte attiva del cambiamento epocale a cui stiamo assitento all’interno del quale il mondo dell’imprenditoria possa svilupparsi non più in contrasto con l’ambiente ma rappresentare un volano per questa rivoluzione che non può essere più rimandata.