Con la crisi economica che ha portato alla perdita di posti di lavoro e la difficoltà a trovare un’occupazione da parte dei più giovani, sono sempre più frequenti le richieste di prestiti per pensionati finalizzati ad aiutare i figli. Non mancano casi in cui, in realtà, c’è solo la voglia di farsi un regalo come una vacanza, un nuovo mobile o quel gioiello tanto desiderato.
Prestiti personali per anziani: a chi sono concessi?
Qualunque sia la motivazione per la quale si richiede un prestito per anziani, grazie all’aspettativa di vita oggi lunga, fino a 75 anni di età è possibile richiedere ed ottenere prestiti. In realtà vi sono finanziarie che concedono questa tipologia di prestito fino ad 80 anni di età, e c’è chi azzarda prestiti anche a novantenni, molto dipende dal valore dell’importo chiesto, dall’ammontare della pensione e quindi dal piano di ammortamento. I prestiti per pensionati, grazie alle convenzioni stipulate dagli enti di previdenza sociale, ed in particolare INPS e INPDAP, istituti che è possibile contattare anche per avere maggiori informazioni, sono offerti a condizioni vantaggiose rispetto ai prestiti offerti ai dipendenti ed anche questa è una delle chiavi del successo di queste formule.
Tipologie e condizioni di prestito
Ci sono due tipologie di prestiti per pensionati: la prima è il prestito classico, lo stesso può essere chiesto approfittando delle convenzioni INPS ed INPDAP che prevedono che il prestito sia erogato da istituti finanziari convenzionati e la rata sia pagata dall’ente pensionistico. Gli interessi applicati sono particolarmente convenienti, ma per ottenerlo occorre l’accettazione dell’ente di previdenza. I prestiti personali possono essere chiesti ed ottenuti anche senza ricorrere agli enti pensionistici, in questo caso basta rivolgersi a finanziarie o istituti di credito, esporre le proprie esigenze ed attendere una risposta. Per piccoli importi solitamente l’attesa è breve ed è possibile avere i soldi in pochi giorni.
Nella maggior parte dei casi per ottenere un prestito personale con questa formula è necessario avere un’assicurazione per il rischio vita. Questa da un lato porta la rata ad aumentare, ma dall’altro lato libera gli eredi dal dover pagare le restanti rate nel caso di morte del debitore principale. In caso di morte sarà la compagnia di assicurazione a dover pagare gli importi ancora dovuti. Maggiore è l’età del richiedente e maggiore sarà il premio da dover versare per poter coprire il prestito. Quando si superano i 70 anni di età solitamente le polizze sono condizione imprescindibile per ottenere un prestito. Un’alternativa potrebbe essere il prestito con garante, in questo caso lo stesso dovrà pagare le rate residue.
La cessione del quinto
La seconda formula è la cessione del quinto. Questa non si differenzia molto dalla prima tipologia di prestito. Anche in questo caso è l’ente di previdenza a dover pagare le rate del prestito, ma in questo caso il piano di ammortamento prevede che la rata non possa superare 1/5 del valore della pensione mensile. Questa formula permette agli anziani di non indebitarsi eccessivamente e quindi di poter condurre comunque una vita dignitosa. Per la cessione del quinto l’assicurazione rischio vita è obbligatoria. Per ottenere questo prestito basta presentare il cedolino della pensione e i propri documenti di riconoscimento.
Per chi volesse avere maggiori informazioni può chiamare il numero verde INPS o visitare il sito internet ufficiale.