PESCARA – Tra i vari articoli presenti nell’ultimo numero, si richiama lo scritto del prof. Nicola Mattoscio, presidente dell’Associazione Abruzzesi nel Mondo, che rievoca, a 65 anni di distanza, la tragedia di Marcinelle, in cui si sostiene che la stessa “continua ad alimentare la speranza per il sogno di un’Europa unitaria e più giusta”, mentre “le nuove strategie europee, come Next Generation EU, dovrebbero esprimere maggiore coraggio nel riconoscere alle migrazioni un ruolo non trascurabile per il futuro del vecchio continente”.
Il grave incendio che ha devastato parte della Riserva Dannunziana, ha suscitato l’interesse dei media internazionali, scrive Antonio Bini – direttore della rivista -, per il legame della pineta con Gabriele d’Annunzio. In proposito viene richiamata una rara pubblicazione del 1934 del poeta francese Gabriel Faure, in cui racconta il suo “pellegrinaggio” a Pescara seguendo le descrizioni del Vate, che presenta in copertina uno scorcio della Pineta dipinta da Michele Cascella.
La sorprendente ascesa sociale e l’integrazione della comunità abruzzese in Canada nel corso del Novecento viene illustrata in un articolo di Odoardo Di Santo, giornalista, ex politico e protagonista di varie organizzazioni italo-canadesi. Sal Martoche, già giudice della corte suprema di New York, racconta l’amore per l’Italia e il bisogno di riscoprire le proprie radici, attraverso la progressiva conoscenza di cugini sparsi tra l’Abruzzo e gli Stati Uniti.
L’intensa attività dell’Associazione Abruzzese DELCO, contea di Delaware nello stato della Pennsylvania, presieduta da Nick Rapagnani, che spazia dai corsi di lingua italiana a trasmissioni radiofoniche e a iniziative di beneficenza, è esposta da Giuseppe Cannavò. Non manca un breve riferimento a Mario Daniele, importante imprenditore a Rochester ed affezionato lettore della rivista, incontrato il primo agosto a Santa Maria di Centurelli (Caporciano), in occasione della presentazione della sua autobiografia curata dal giornalista e scrittore Goffredo Palmerini.
Generoso D’Agnese racconta la storia di Berenice Rossi, insegnante e appassionata di ricerche storiche, autrice d un pregevole libro di narrativa biografica: “Le mie due patrie – Storia e storie dall’Abruzzo all’Argentina”. In un altro articolo, D’Agnese descrive il simpatico cucciolo di pastore maremmano-abruzzese scelto come mascotte delle nazionali azzurre in tutte le loro avventure. Il bozzetto fu creato Carlo Rambaldi, scomparso nel 2012 e vero e proprio mago degli effetti speciali, vincitore di ben tre Premi Oscar. Silvino D’Ercole ricostruisce la storia del campione di Wrestling Bruno Sammartino, scomparso a Pittsburgh nel 2018 e descrive il monumento a lui dedicato a Pizzoferrato, suo paese natale.
Maria Rosaria La Morgia recensisce il romanzo storico di Giulia Alberico “La Madama, signora delle Fiandre”, che ruota attorno al singolare personaggio di Margherita d’Austria, molto legata all’Abruzzo e in particolare ad Ortona, dove morì il 18 gennaio 1586. Monica Serafini scrive di Guido Brunetti, abruzzese d’origine, considerato tra i più autorevoli neuroscienziati del mondo.
“Ogni storia potrebbe dare lo spunto per un copione cinematografico”, questo il titolo dell’intervista di Antonio Bini a Dom Serafini, autore de “I messaggeri d’Abruzzo nel mondo”, secondo volume. Un’occasione per comprendere la sua visione dell’Abruzzo da parte del giornalista che vive da molti anni a New York. La rivista si occupa anche della presentazione del catalogo dell’importante mostra “Warhol e Schifano, tra Pop Art e Classicismo”, in svolgimento fino al prossimo 15 settembre 2021, presso l’Imago Museum di Pescara. I 40 anni della rivista Abruzzo nel Mondo sono stati ricordati nella trasmissione “L’Angolo d’Abruzzo”, condotta da Ivana Fracasso, su Radio Chin di Toronto. L’edizione digitale della rivista è consultabile gratuitamente sul sito www.abruzzomondo.it .