Dal punto di vista meteorologico, le festività di Pasqua e Pasquetta, potrebbero essere all’insegna dell’instabilità di una Primavera che rispetta le sue caratteristiche, una stagione volubile dove le belle giornate non durano più di due-tre giorni e, escludendo i periodi primaverili siccitosi, il vento, le nubi, le piogge anche temporalesche predominano, tant’è che un antico detto disse che Marzo prese un giorno ad Aprile per poter imbrogliare il contadino, il quale ogni giorno marzolino lo indispettiva mentendogli. Ancora meglio il famoso proverbio tramandato da generazioni in generazioni: “Se piove agli quattro aprilanti, piove quaranta giorni contanti”, che indica quanto la Primavera possa rivelarsi una stagione potenzialmente instabile. La configurazione meteorologica, dunque, dovrebbe far sì che il Nord torni ad essere interessato dalle perturbazioni atlantiche e il Centro-Sud ne venga soltanto sfiorato, perché coinvolto dai venti molto miti di Scirocco e di Libeccio che permetterebbero un deciso rialzo termico e una nuvolosità variabile. Ne riparleremo, data la distanza di tempo da quest’ultima tendenza.