Erano circa le 2 del 12 maggio quando quattro diciottenni pescaresi, venivano aggrediti e rapinati da due sconosciuti in pieno centro cittadino.
I quattro, mentre stavano tranquillamente chiacchierando tra loro nei pressi dell’Hotel Vittoria di via Piave, furono avvicinati da due malintenzionati, uno dei quali, repentinamente, aveva sottratto ad uno dei ragazzi lo smartphone, sfilandoglielo dalle mani e pretendendo 20 euro in cambio della restituzione. Non avendo però ottenuto il denaro richiesto, che la giovane vittima non aveva al seguito, avevano rivolto le proprie “attenzioni” su un altro dei quattro amici, bloccandolo per le braccia e sottraendogli 45 euro che il malcapitato custodiva nel portafoglio; solo a quel punto avevano restituito al legittimo proprietario lo smartphone precedentemente sottratto. In tale contesto, evidentemente non paghi, avevano frugato anche le tasche degli altri due giovani, ai quali intimavano di consegnare il denaro posseduto, appropriandosi nella circostanza della somma di 15 euro che uno di loro aveva nel portamonete.
Le indagini immediatamente avviate dalla Squadra Mobile di Pescara, che ha potuto contare sulla piena collaborazione delle giovani vittime, hanno consentito di individuare i due autori, S.D.A., 18 anni di Pescara V.S., 23 anni, nato in Romania ma da tempo residente in Italia, entrambi noti alle forze dell’ordine.
Nei confronti dei predetti il G.I.P. presso il Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Andrea Di Giovanni, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per concorso nei reati di furto con strappo, tentata estorsione, tentata rapina, estorsione e rapina, con l’aggravante, per ciascuno dei fatti contestati, dell’esser stato commesso da più persone riunite.
L’ordinanza in questione è stata eseguita ieri dalla Squadra Mobile, che dopo aver rintracciato S.D.A., lo ha posto agli arresti presso la sua abitazione. A S.V., invece, il provvedimento è stato notificato in carcere, dove si trova detenuto in virtù di misura cautelare eseguita, sempre dalla Squadra Mobile, lo scorso 9 luglio per un’altra rapina, commessa il 2 giugno scorso, in via Regina Margherita, in danno di due minorenni.
Il che sembra confermare l’ipotesi avanzata dalla Polizia – che invita a vincere qualsivoglia paura o resistenza e a denunciare i fatti – circa l’esistenza di un gruppo, composto da 4 o 5 elementi, che negli ultimi tempi ha imperversato a Pescara, prendendo di mira, con violenze e soprusi di vario genere, soprattutto ragazzi giovanissimi.