RICATTI A CHIODI E PEZZOPANE – PROCESSO A RISCHIO PRESCRIZIONE

Rischia l’estinzione dei reati per prescrizione, il processo riguardante presunte tentate estorsioni alla senatrice Stefania Pezzopane e all’ex presidente della Regione, Gianni Chiodi.

Ieri, nel corso di una breve udienza è stata ascoltata una testimone (era presente solo lei) e poi il caso è stato rinviato all’8 maggio 2018, come riporta il quotidiano Il Centro.

Gli accusati avrebbero chiesto 35mila euro a Chiodi per bloccare la realizzazione di un film sulla sua presunta relazione con la consigliera “di parità” Letizia Marinelli, vicenda emersa in un’inchiesta, film la cui uscita era annunciata nel periodo di campagna elettorale del 2014.

L’altra tentata estorsione era ai danni della Pezzopane: sarebbe stata ricattata per una foto che la ritraeva in una vasca idromassaggio con il fidanzato, Simone Coccia Colaiuta, e un ex narcotrafficante, Gennaro Bonifacio, peraltro fermato di recente per reati sempre connessi allo spaccio.

Un’immagine ritenuta compromettente, ma poi diffusa dai media.

Gli imputati respingono le accuse. Si tratta di Gianfranco MarrocchiGiovanni VolpeRaimondo Onesta Marco Minnucci.

Marrocchi è imputato per entrambi i filoni dell’inchiesta, Volpe e Onesta solo per quello di Chiodi, Minnucci solo per quello della Pezzopane.           

 

( Cicchetti Ivan )

 

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