Far conoscere le origini, le tecniche di costruzione e le storie legate all’antica macchina da pesca tipica della costa chietina. Con questo obiettivo, ieri pomeriggio a Rocca San Giovanni, ha aperto i battenti il Piccolo Museo dei Trabocchi, un’iniziativa promossa dal Flag Costa dei Trabocchi e dal Comune di Rocca San Giovanni e realizzata tramite i fondi Feamp 2014-2020, sotto la regia della Regione Abruzzo.
Per valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale legato ai trabocchi, infatti, il Flag Costa dei Trabocchi, all’interno del suo piano di azione, ha destinato una dotazione finanziaria di circa 55mila euro proprio per avviare il primo museo dei trabocchi che potrà essere implementato in futuro anche grazie alla collaborazione con le comunità locali.
Quanto al nome, il “Piccolo Museo dei Trabocchi” intende indicare non solo la superficie fisica (due locali) ma il valore dei piccoli gesti dei marinai, dei piccoli componenti di cui è composto un trabocco, dei piccoli riti della tradizione, per un desiderio di recuperare il senso di una dimensione di fragilità a cui appartengono i trabocchi.
Per allestire il Piccolo Museo dei Trabocchi, i promotori si sono avvalsi degli esiti sia della ricerca “La pesca dei trabocchi. Indagine sulla grande macchina pescatoria” a cura di Marcello Borrone e Maria Cristina Forlani, sia del progetto “Patrimonio Culturale della Pesca”, iniziative promosse e curate entrambe dal Flag Costa dei Trabocchi.
Entrando nel dettaglio, l’area espositiva è pensata per contenere al suo interno cinque sezioni:
- un primo nucleo composto da pannelli illustrativi che utilizzano un linguaggio semplice e rigoroso, con un adeguato corredo di disegni, infografiche e immagini, in grado di comunicare con un pubblico vasto anche non specialistico;
- un secondo nucleo rappresentato dalla documentazione fotografica dei trabocchi, con particolare attenzione nei confronti delle foto “storiche”, in grado di restituire testimonianza del manufatto nei diversi periodi, dando conto anche delle fasi di decadenza e di abbandono dell’attività produttiva;
- un terzo nucleo rappresentato dalla raccolta di video-testimonianze dei traboccanti per raccontare, chi ha trascorso larga parte della propria vita sui trabocchi, di chi ha costruito trabocchi e di chi ha praticato la pesca sui trabocchi;
- un quarto nucleo costituito dalla raccolta di registrazioni radiofoniche, documentari e filmati giornalistici;
- una quinta sezione dedicata ai trabocchi nell’arte, dalla letteratura alla pittura, attraverso riproduzioni fotografiche di pitture e registrazioni di letture dei brani più significativi.
Considerando la natura culturale e il valore sociale e turistico dei trabocchi, oltre alla semplice esposizione statica dei pannelli e degli attuali audio-visivi, il Piccolo Museo dovrà essere completato con una sezione antropologica e di lettura bibliografica e aprire le sue porte all’ambito della ricerca, della didattica e di supporto alle micro-attività del territorio legate della conoscenza delle macchine pescatorie. Per tale motivo, il Comune di Rocca San Giovanni e il Flag Costa dei Trabocchi hanno indicato come direttore del museo l’architetto Marcello Borrone, profondo conoscitore sia della storia e delle trasformazioni dei trabocchi che del territorio della costa e retrocosta chietina.
«Siamo orgogliosi di accogliere un museo a Rocca San Giovanni, nel cuore del borgo, che è un punto di collegamento tra l’entroterra e la parte costiera», commenta il sindaco Fabio Caravaggio. «Comunicare i trabocchi e la loro unicità ai turisti e ai visitatori, che è l’intento del progetto, è una strategia di promozione del territorio molto importante, per dare la giusta importanza alla Costa dei Trabocchi, conosciuta a livello nazionale e oltre. Come amministrazione abbiamo sempre ritenuto necessario collegare dal punto di vista turistico la zona costiera con il paese. E questa iniziativa è un decisivo passo in avanti in tal senso. Poiché porterà i turisti a conoscere, attraverso la notorietà della Costa dei Trabocchi, anche le altre peculiarità del nostro territorio».
Soddisfatto anche il presidente del Flag Costa dei Trabocchi, Franco Ricci. «Valorizzare il ricco patrimonio culturale delle comunità di pesca è sempre stato tra i nostri obiettivi, come dimostra anche l’iter di candidatura alla lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, che ci ha visto tra i promotori. Abbiamo gettato le basi per questo progetto e ci auguriamo che, anche grazie all’interessamento del futuro Gal pesca regionale, si possano trovare le risorse necessarie per completare questo museo, importante sia a livello identitario, per i residenti, che a livello turistico per quanti verranno a visitarlo».
All’inaugurazione del museo hanno preso parte anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, l’assessore alle attività produttive Tiziana Magnacca, il consigliere regionale Nicola Campitelli, il presidente dell’associazione Ambiente e/è Vita, Patrizio Schiazza, in rappresentanza dell’assessore Emanuele Imprudente, e diversi amministratori locali della Costa dei Trabocchi.
Il Piccolo Museo dei Trabocchi sarà visitabile gratuitamente: dal mercoledì alla domenica, dalle 18,30 alle 21,30, fino al 31 agosto; il sabato pomeriggio e la domenica mattina, da settembre a dicembre; su prenotazione per le scolaresche.