Matteo Salvini si è precipitato in Abruzzo all’indomani della slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano. “Direzione Abruzzo, incontri previsti (tempo permettendo) a Pescara, Montesilvano, Penne, Atri, Teramo, Isola del Gran Sasso, L’Aquila e Alta Valle Aterno. Mi avete contattato da tanti altri Comuni, ad esempio da Chieti e provincia, ci sarò nei prossimi giorni.
Ho parlato con diversi Sindaci, stiamo pressando Enel perché riporti il prima possibile l’energia elettrica nelle migliaia di case in cui manca da giorni.
Oggi stesso la Lega chiederà al governo di stanziare 100 milioni di euro per gli interventi urgenti nelle aree colpite”. Così recitava su Facebook lo stato postato in mattinata dal leader della Lega con annesso selfie sui luoghi sconvolti dal maltempo e dal terremoto degli ultimi giorni.
Il post di Salvini ha scatenato la rabbia dell’Abruzzo. L’accusa è quella di “sciacallaggio”. In migliaia, infatti, i commenti e i post degli abruzzesi contro l’ultima trovata del leghista che già in serata ha lasciato la regione. “Tornatene a casa, sciacallo!”, “l’Abruzzo non ha bisogno di te”, questi i commenti più in voga tra il popolo del web.
L.P.