Nelle ultime ore Beniamino Cerasani, patron della vecchia S.S. San Benedetto dei Marsi, ha pubblicato una lettera aperta in cui spiega le ragioni della chiusura della matricola della gloriosa società giallorossa. Di seguito il testo integrale della lettera pubblicata dalla società S.S. San Benedetto dei Marsi
“Lettera aperta al SINDACO e ai CITTADINI di SAN BENEDETTO DEI MARSI
Con profondo rammarico i dirigenti della storica società sportiva S.S.San Benedetto ASD spiegano a voi tutti le ragioni di una “scelta sociale”
TUTTA LA VERITÀ
Carissimi cittadini, sostenitori, tifosi ed atleti della S. S. San Benedetto dei Marsi ASD 1922 a pochi giorni dal ricevimento a Roma, da parte della FIGC, del DIPLOMA DI BENEMERENZA, assegnato solo alle società con più di 50 anni di attività, vi vogliamo mettere al corrente di quanto successo durante l’ultima stagione calcistica, che con forza, orgoglio e sacrifici si è appena conclusa.
1. SIAMO VENUTI CASUALMENTE A CONOSCENZA che per VICENDE LEGATE ad alcuni soggetti operanti all’interno e ” intorno” alla S.S. nella STAGIONE 2006/2007, la S.S. San Benedetto ASD aveva accumulato nel confronti di Equitalia un’esposizione debitoria di € 285.944,01, per anomalie tributarle riscontrate In quegli anni. Quando ne siamo venuti a conoscenza era troppo tardi per fare qualunque cosa.
Ci siamo recati all’Equitalia e all’Agenzia delle Entrate, abbiamo dimostrato che gli attuali dirigenti erano totalmente estranei alla vicenda, ma purtroppo, il codice fiscale è rimasto sempre lo stesso in tutti questi anni e quindi POTEVAMO SOLO PAGARE.
COME SPESSO ACCADE, PER GLI ERRORI DI ALTRI, PAGANO GLI INNOCENTI…
Pensate che gli autori di questo scempio non si sono mai degnati né di chiarire la loro posizione, né di chiederci SCUSA, non hanno mai mostrato rammarico o pentimento e nemmeno si sono adoperati per riparare in qualsiasi forma al danno fatto, non solo a noi, ma ad un intero paese.
EQUITALIA per colpa loro, ha pignorato sul nostro conto corrente bancario, la somma di circa euro 3000, senza che noi potessimo opporci.
2. A Luglio 2016 la nostra straordinaria squadra vinceva i Play-off e saliva nel Campionato di PROMOZIONE. A questo punto non potevamo troncare i sogni di quei giovani eroi ed allora con SACRIFICI, non enormi ma MASTODONTICI, ci siamo impegnati a portare avanti il campionato con l’aiuto del nostro portafoglio e di vari benefattori.
3. COSTITUITA LA NUOVA DIRIGENZA, CI SIAMO TROVATI AD AFFRONTARE UNA SITUAZIONE ASSURDA: ABBIAMO RICHIESTO AL PRESIDENTE DELLA STAGIONE 2015/2016 (Domenico D’Elia ndr), CON RACCOMANDATA, LA CONSEGNA DEI LIBRI CONTABILI, DEL PULMINO, DEI TIMBRI, E DI TUTTO IL PATRIMONIO SOCIETARIO. MA, INSPIEGABILMENTE, NON ABBIAMO OTTENUTO NIENTE.
4. CI SONO VOLUTI 2 MESI PER RIAVERE IL PULMINO (CHE TRA L’ALTRO È STATO ABBANDONATO DA IGNOTI CON LE CHIAVI INSERITE) ED ABBIAMO SCOPERTO CHE ERA SOTTOPOSTO A FERMO AMMINISTRATIVO, QUINDI NON UTILIZZABILE. AD OGGI NON CI SONO STATI RICONSEGNATI NÉ I LIBRI CONTABILI DELLA SOCIETÀ, NÉ LA DOCUMENTAZIONE DEGLI ULTIMI ANNI, NÉ LA GIUSTIFICAZIONE DI TALI COMPORTAMENTI.
5. SONO STATI DEPOSITATI BEN 4 ESPOSTI Al CARABINIERI, AL SINDACO PER SEGNALARE QUANTO SOPRA RIPORTATO, E L’OSTRUZIONISMO SUBITO, ABBIAMO FATTO NUMEROSE ASSEMBLEE ANCHE CON GLI AMMINISTRATORI PER CERCARE UNA SOLUZIONE ED OTTENERE QUANTO RICHIESTO IN MANIERA BONARIA… MA SILENZIO ASSOLUTO.
PURTROPPO PER NOI… IL PEGGIO DOVEVA ANCORA ARRIVARE …
A fine settembre 2016 la FIGC ci convoca a L’AQUILA e ci INFORMA che qualcuno aveva intascato 18.000,00 euro, destinati alla nostra società, come premio alla carriera per un nostro ex calciatore Daniel Ciofani acquistato dal FROSINONE CALCIO.
Increduli e sgomenti, ci siamo attivati su vari campi per scoprire cosa fosse successo…. abbiamo ottenuto la copia del bonifico bancario emesso il 19/05/2016 dal Frosinone e la fattura di quietanza. Siamo rimasti esterefatti !!!!!!!
PENSATE MENTRE NOI A GIUGNO, CHIEDEVAMO LETTERALMENTE L’ELEMOSINA PER SOSTENERE LE SPESE DEI PLAY OFF, QUALCUNO, A MAGGIO AVEVA INTASCATO DAL FROSINONE CALCIO I SOLDI E, NESSUNO RIPETIAMO NESSUNO, NE ERA A CONOSCENZA.
Subito abbiamo informato il Sindaco, i dirigenti e gli atleti e, per via bonaria, abbiamo cercato di riavere la somma sottratta o almeno sapere che fine avesse fatto. Assemblee, riunioni, telegrammi, raccomandate …. ma la persona coinvolta non ha mai fornito spiegazioni.
Quindi congiuntamente, constatato che non si ottenevano risposte, abbiamo presentato UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E LE INDAGINI SONO TUTTORA IN CORSO.
Questo evento ci ha danneggiato non poco, quei soldi erano destinati a pagare le trasferte dei nostri atleti (ben 17), ma pur di non deludere la squadra e i tifosi abbiamo proseguito. Non potete neanche immaginare la mole dei sacrifìci economici sostenuti.
E’ doveroso per noi, in questa sede, ringraziare quanti si sono adoperati per aiutarci materialmente e moralmente. GRAZIE DI CUORE a tutti.
Purtroppo, pur lottando come lupi agguerriti, abbiamo perso lo scontro ai Play out e siamo retrocessi in prima categoria.
Abbiamo cercato varie strade per proseguire, ma con EQUITALIA che pretendeva il pagamento dei quasi 290mila euro, i 18mila euro volatilizzati, noi avevamo le mani legate. A questo punto dovevamo prendere una decisione, per affrontare un nuovo campionato.
Le soluzioni che si prospettavano erano fondamentalmente 4
1. Chiudere la S. S. San Benedetto 1922
2. Ripartire dalla terza categoria creando una nuova società e una nuova matricola, sempre chiudendo la S.S.
3. Fare una “Fusione” con un’altra società
4. Attivare una complessa procedura dagli esiti incerti con un avvocato esperto in diritto sportivo, che, in cambio di una esosa parcella, ci permetteva di disgiungere la Società sportiva dagli imbrogli finanziari fatti dagli altri, ma non siamo riusciti a reperire i fondi necessari per fare anche quest’utltimo disperato tentativo.
Abbiamo sperato fino all’ultimo che qualcuno dei soggetti responsabili del disastro che vi abbiamo raccontato, si facesse avanti, (almeno per concertare con noi una strategia, un possibile rimedio a tutti I danni da loro creati)… ma niente, SILENZIO ASSOLUTO.
Pur di non vedere sparire la nostra storica e gloriosa storia calcistica, abbiamo scelto, dopo accurata valutazione, la via della “fusione”.
Insieme agli amici di Venere abbiamo pensato di creare una nuova realtà sportiva che unisse il vigore degli atleti, la forza dei dirigenti, ma soprattutto il tifo dei sostenitori per continuare a sognare tra gli spalti del “Manfredo Profeta”.
A nostro avviso abbiamo fatto la miglior scelta, ad entrambe le società viene offerta una grande opportunità per crescere con un reciproco rinforzo Noi dirigenti siamo più che mai orgogliosi e fieri e chiediamo a voi cari tifosi di continuare a sostenerci sempre con lo stesso entusiasmo.
Speriamo che gli artefici di quanto sopra rappresentato facciano un mea culpa e si rendano conto del danno provocato, non solo a noi ma ad un intero paese…e chiedessero scusa a tutti.
Noi e voi possiamo fare molto…Rimbocchiamoci le mani
TESTA ALTA e SCHIENA DRITTA da oggi si RIPARTE!
I Dirigenti”
Vincenzo Chiarizia
Fonte MarsicaSportiva.it