Nicola De Simone: un candidato allo specchio. «La lista civica ‘il Paese che Vorrei’ nasce da una ferma presa di coscienza più sociale che politica in senso stretto, ossia che la propria città del cuore, quella dove ognuno di noi si sente, in tutti i sensi, a casa, non è mai da ricercare all’esterno del proprio Comune di nascita, ma al suo interno. Ognuno di noi può fare ‘Paese’. Tutti insieme dipingeremo ‘il Paese che Vorrei’».
- Un candidato sindaco giovane e dinamico che ha maturato alle sue spalle una lunga esperienza in fatto di amministrazione locale e politica nazionale. Che vuol dire, per Nicola De Simone della lista civica ‘il Paese che Vorrei’, la parola Sindaco?
La parola Sindaco significa innanzi tutto Primo Cittadino, un cittadino come gli altri, il primo che ascolta e comprende le esigenze di ogni individuo appartenente ad una realtà complessa ed in crescita come quella del nostro Comune, il primo che ama e cura il territorio come fosse casa propria ed il giardino di casa propria, il primo che vive quotidianamente le dinamiche sociali ed economiche della popolazione e ne interpreta la direzione favorendole, il primo che si dedica costantemente a risolvere le problematiche contingenti ed a cogliere le occasioni per lo sviluppo dell’intera comunità, il primo che deve caricare sulle proprie spalle le scelte da effettuare ogni giorno al fine di favorire benessere e sviluppo ad ogni componente della collettività. Sindaco significa, nel nostro caso, rappresentante di una Comunità dinamica e propositiva ricca di storia, di tradizioni, di cultura e di natura. Sindaco significa coordinatore di un’ottima squadra di Consiglieri Comunali che amano il proprio Paese, preparati, competenti e desiderosi di mettere il proprio tempo e le proprie energie a disposizione di tutta la Comunità.
- Scurcola Marsicana è un Borgo Autentico, ma è anche un comune di giovani, è natura e modernità assieme. Cosa manca al paese in questione per poter essere dichiarato realmente competitivo sul piano regionale e nazionale?
Il Nostro Comune suddiviso in due macro aggregati urbani (Scurcola e Cappelle) e contornato da micro aggregati urbani o case sparse è molto esteso territorialmente, presenta all’interno una moltitudine di realtà urbanistiche molto disparate fra di esse, basti pensare alle differenze ed alle diverse esigenze e potenzialità del Centro Storico di Scurcola Marsicana, alla zona Industriale Artigianale e Commerciale di Cappelle dei Marsi, alle colline ed ai Piani palentini.
Vista questa variegata natura urbanistica, con ampie zone residenziali armoniose ed accoglienti e molte aree da recuperare, aree biodiverse, possiamo affermare di avere le carte in regola per essere competitivi sia in ambito regionale che nazionale, naturalmente andando ad intervenire per migliorare, recuperare e sviluppare la vivibilità di ogni zona con interventi mirati e rapportati fra di essi.
- Il fenomeno di uomini giovani al vertice, additati sociologicamente come esperti riformatori di una classe politica dirigente obsoleta, è dilagante, in questi ultimi anni. Tu, ti senti un innovatore o un continuatore di una determinata visione politica?
Siamo una squadra decisamente innovatrice (vista anche l’età media dei candidati), abbiamo al nostro interno, ben mescolate ed armonizzate, grazie all’amore per il nostro territorio, la giusta dose di esperienza e voglia di migliorare la qualità della vita nel nostro Paese, continuando là dove le politiche precedenti si sono rivelate vincenti, ottimizzando quelle che al contrario non si sono dimostrate tali ed introducendo nuove idee idonee ad affrontare le esigenze contingenti e le prospettive di sviluppo. La nostra visione politica ci porta ad avere un Paese bello da vivere, vivo, vivibile, sostenibile, sicuro, virtuoso, facile, aperto e propositivo.
- Politici si nasce o politici ci si diventa? Quando hai incominciato a fare politica per davvero?
Bella domanda! La risposta è politici si nasce e si diventa! Indubbiamente chi come me si è avvicinato sin da giovanissimo ai movimenti politici giovanili ed ai partiti ha compreso benissimo che la passione per la Politica senza una preparazione costante e continua non porta da nessuna parte. Ho iniziato a 15 anni, sui banchi di scuola (liceo Scientifico) e non ho mai smesso. Ho frequentato Scienze Politiche alla Sapienza di Roma, ho Conseguito un Master presso la Camera dei Deputati; a 21 anni sono stato eletto per la prima volta in consiglio comunale, ho lavorato nel Comune di Avezzano come segretario particolare del Sindaco ed ora lavoro presso il consiglio Regionale D’Abruzzo e, da un anno e mezzo, sono Assessore all’Urbanistica ed al Commercio del Comune di Scurcola, studio e pratica continui! Ora (40 anni appena compiuti) mi sento preparato a ricoprire il ruolo di Sindaco della mia Città e così hanno pensato i componenti della lista “il Paese che Vorrei” che mi hanno scelto come guida e punto di riferimento.
- Cosa vuol dire, mentalmente e spiritualmente parlando, amministrare bene un paese?
Abbiamo costruito un programma politico-amministrativo partendo dalle esigenze percepite ascoltando e vivendo i nostri compaesani, le abbiamo filtrate attraverso le competenze acquisite negli anni (da ogni componente della lista) e chiediamo il consenso sulle idee che abbiamo sviluppato per risolvere le problematiche attuali, guidare i processi di cambiamento in atto e dare ampie opportunità di benessere e crescita ad ogni concittadino. Abbiamo tracciato una rotta ben chiara, fatta di scelte strategiche e risultati concreti da ottenere lavorando con dedizione ed abnegazione al raggiungimento degli scopi prefissati. Amministrare bene vuol dire sopratutto vivere il Paese quotidianamente, ascoltare il territorio, saper risolvere le stringenti problematiche attuali e proiettare tutta la Comunità verso una crescita sociale, culturale ed economica costante e duratura.