Sebastiano A. De Laurentiis ci ha lasciato. Il cordoglio di Lucia Arbace

Sebastiano A. De Laurentiis ci ha lasciato – il cordoglio di Lucia Arbace.

È comparso oggi Sebastiano A. De Laurentiis, il grande artista della terra nato a Roccascalegna nel 1938. Avrebbe dovuto partecipare all’inaugurazione della mostra a Celano 20,40,60,80  proprio domani, dove era atteso in virtù di quell’ 80 che indicava la sua età. “Abbiamo inteso così riportare l’attenzione su una persona molto speciale –  dice Lucia Arbace –  che mi conquistò da quando, incontrato nella sua campagna, stava costruendo la Casa del Peperoncino, incredibile struttura realizzata in  materiali rigorosamente naturali estratti dalla terra. Schivo, modesto, indifferente alla ricerca del compiacimento, mi stupì per il suo approccio ai materiali organici tramite una ritualità che indicava riflessione e silenzio.” Tanto da volerlo proporre in una mostra I canti della terra  in Castel Nuovo a Napoli e poi a L’Aquila a Palazzo Fibbioni nell’aprile 2015  a seguito dell’acquisto, due anni prima,  per il Museo Nazionale d’Abruzzo di alcune sue opere con il contributo della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee del MiBAC. La mostra di domani, alla notizia della sua morte, assume quindi un profondo significato di sintesi e celebrazione  del suo lessico di artista e uomo, instancabile creativo di complesse acqueforti memori dell’insegnamento di Maurizio Calvesi, e di sculture realizzate negli anni romani, apprezzatissimo da una clientela internazionale. Una vita spesa fra le tonalità della terra, marrone, verde, grigio, la Maiella, dove era tornato da alcuni anni, guardata fin da bambino,  e i materiali usati, germogli, ossa di bovini, gusci di uova, fili di ferro, per esaltare la parte più autentica, primitiva, di una natura fortemente intrecciata all’essenza, crudele o compassionevole come i dubbi dell’uomo.

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