Dalle prime ore della mattina, personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza stanno eseguendo una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di una famiglia residente nella Marsica, disposta dal Tribunale di L’Aquila, su proposta del Questore Alfonso Terribile.
Sottratti alla disponibilità dei membri della famiglia di Avezzano beni mobiliari e immobiliari.
L’operazione, coordinata dal Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila, vede l’impiego di personale della Questura, del Commissariato PS Avezzano, della Compagnia Guardia di Finanza di Avezzano, del Compartimento Polizia Stradale di L’Aquila, del Nucleo Prevenzione Crimine di Pescara, del Reparto Mobile di Roma e di unità cinofile specializzate nella ricerca di armi, droga e monete, nonché le Questure di Frosinone, Milano, Siena e Bologna dove hanno sede legale gli istituti bancari presso i quali sono stati bloccati alcuni rapporti finanziari.
Secondo le prime indiscrezioni, sembrerebbe che la famiglia risulti priva di reddito, a fronte dell’ingente patrimonio immobiliare sequestrato.
La misura di prevenzione patrimoniale colpisce i beni degli appartenenti ad un unico nucleo familiare, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, poiché sono stati ritenuti dal Tribunale socialmente pericolosi, solitamente dediti a traffici delittuosi e con un tenore di vita tale da far ritenere che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività illecite.
L’attività di indagine patrimoniale trae origine dall’attenta analisi dei comportamenti e del tenore di vita di alcuni appartenenti alla famiglia in questione da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano.
Il certosino lavoro di approfondimento e di riscontro incrociato dei dati acquisiti, effettuato dal personale della Divisione Anticrimine della Questura, del Commissariato PS Avezzano e della Compagnia Guardia di Finanza di Avezzano, ha permesso, infatti, di accertare la sussistenza di una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati (inferiori alla soglia di sopravvivenza dei singoli) ed il valore dei beni nella effettiva disponibilità della famiglia in questione, i cui membri non risultano svolgere attualmente alcuna attività lavorativa.
In particolare sono stati individuati e posti sotto sequestro cinque immobili per un valore complessivo di circa 1.210.000 euro, ubicati tra la Marsica e Frosinone.
Inoltre sono stati sequestrati rapporti finanziari accesi presso Poste Italiane S.p.a. e rapporti finanziari accesi presso varie Banche, oltre al sequestro di autovetture e beni di valore.
Redazione ilfaro24.it