Sergio Di Cintio, da sempre attento alle dinamiche politiche di Avezzano, ha pubblicato ieri un post su facebook in cui elenca alcuni tra i fattori che sembrerebbe concorrano a rendere difficile la sopravvivenza degli esercizi commerciali del centro. Il post porta con sé anche altro, però. C’è, nelle sue parole, un annuncio di impegno a cambiare la situazione cittadina e un invito a partecipare attivamente al suo progetto, “Il coraggio delle idee”.
“I commercianti, facile parlarne e giudicarli.
Un esempio per tutti sono i commercianti del centro che pagano gli affitti più alti, pagano la quota maggiore per l’occupazione di suolo pubblico, in quanto Zona 1, pagano scelte di infrastrutture che hanno generato prima il disagio e poi forse un giorno i benefici, quando non è dato saperlo, pagano l’incertezza dell’investimento, pagano la non condivisione e il non ascolto, a questo si aggiunge l’aumento della TARI, con stangata a bar e ristoranti, che va dal 19% fino al 57%.
L’unica cosa da fare è trovare soluzioni concrete per chi ha ancora il coraggio di alzare la serranda.
Noi siamo pronti per rispondere a queste esigenze.
Diventa Protagonista del rinnovamento. Rimani connesso.”
Inoltre, l’ingegnere Di Cintio, denuncia tutta una serie di problemi che, stratificatisi negli anni, hanno reso quasi impossibile lo sviluppo commerciale e sociale della città di Avezzano. Ostacoli che troppo spesso sono figli di una burocrazia farraginosa, a volte anche contraddittoria. Per esempio, il caso dei dehors dei locali in centro, l’ aumento delle tasse comunali e, andando un po più indietro nel tempo, le multe per le insegne commerciali che tanto hanno fatto discutere. Tutti balzelli, che hanno un solo effetto, scoraggiare gli investimenti e impoverire il tessuto socio-economico di una città, che meriterebbe una diversa classe politica.
Michele Rossi