Il settore automotive europeo si sta lentamente riprendendo dopo gli anni difficili conseguenti alla pandemia da Covid19 e la relativi crisi economica scaturita. I cittadini europei hanno ricominciato a interessarsi dell’acquisto di auto e moto, in particolare quei modelli che rispondono alle indicazioni dell’Unione Europea in merito alla riduzione di emissioni di CO2, orientandosi sempre più verso auto elettriche e ibride, malgrado i motori termici siano ancora molto presenti nel totale delle vendite sul territorio del Vecchio Continente.
In questo contesto il mercato ha fatto registrare ottime performance nel primo semestre del 2023, soprattutto se paragonato ai dati dello stesso periodo di riferimento del 2022 che, però, va detto, non è stato un momento positivo per il settore.
Da sottolineare, altresì, una differenza di crescita evidente a seconda del brand in analisi, con alcuni marchi che hanno performato molto bene e altri invece che rimangono in territorio negativo.
Il report di ACEA
Come accennato in precedenza, il settore automotive nel periodo gennaio-giugno 2023 ha ottenuto ottime performance nel territiorio UE, Efta e UK, con le immatricolazione che, secondo il report di ACEA, l’Associazione dei costruttori di auto europea, sono salite del +17,6% rispetto al primo semestre del 2022.
Partendo dal gruppo Stellantis, vediamo che pur con segno positivo, +5,3%, la sua crescita risulta essere molto più lenta di altri costruttori, come ad esempio Volkswagen che fa il +25,4% e Renault con un +24,1%.
In questo modo Stellantis ha visto ridursi la sua fetta di mercato, scendendo dal 19,4% al 17,4%, a beneficio dei brand appena citati che salgono rispettivamente al 25,8% e al 9,8%. Nello specifico da sottolineare la decrescita di Fiat che nei primi sei mesi del 2023 deve constatare un riduzione del 4,2%, mentre Citroen limita i danni con un -0,6%. Molto bene invece Alfa Romeo, con un exploit pari al +108,5%.
Per quanto riguarda gli altri marchi, buone performance anche per Ford, +6,6%, Bmw (+9,7%) e Mercedes (+7,7%). Anche la Tesla cresce in modo esponenziale con percentuali di vendite che rispetto al 2022 sono aumentate del +117,4%.
Oltre a Stellantis, in zona negativa troviamo anche Jaguar con -9,7%, Smart (-3,9%), Mitsubishi e Honda, di cui parleremo in seguito.
Lo strano caso dei brand giapponesi
I marchi di automobili giapponesi meritano un paragrafo a parte, vista la strana tendenza che hanno fatto registrare a livello di immatricolazioni in Europa.
Se infatti, come detto, Mitsubishi e Honda devono accettare una perdita rilevante, rispettivamente del -33,7% e del -22,9%, altri “colleghi” nipponici possono esultare per i risultati del primo semestre 2023.
La regina del Sol Levante risulta infatti essere Mazda con una crescita del 43,7%, seguita da Suzuki con un +36,1%. Quest’ultima, in particolare, sembra essere molto apprezzata in Italia, soprattutto in Toscana, come dimostrano le ricerche degli utenti che con maggiore frequenza ricercano concessionari Suzuki a Firenze, specialmente per quanto riguarda i modelli ibridi o elettrici.
Bene anche Nissan con un +26,9% e Toyota con +12,8% che già nel 2022 si era imposta come regina del mercato delle automobili.
Non ci resta che attendere la fine dell’anno per poter analizzare i dati definitivi di un 2023 che, pur rappresentando una sorta di uscita dal tunnel, risulta comunque ancora indietro rispetto ai numeri fatti registrare nel 2019, ultimo anno prima della pandemia.