“La Saga, la società che gestisce i servizi a terra dell’Aeroporto d’Abruzzo, copia pari pari gli atti amministrativi dell’aeroporto di Trieste e non si degna neanche di cambiare il nome della città e dello scalo o di controllare i link sul proprio sito istituzionale. Basta andare infatti sul sito di abruzzoairport, cliccare sul link ‘Modello di organizzazione e gestione’, ovvero il modello 231 dell’anticorruzione, e invece di leggere quello dello scalo abruzzese, si finisce dritti sul sito di triesteairport.it per leggere il loro modello organizzativo. Ma non è l’unica ‘svista’ del sito istituzionale della Saga: se infatti si clicca sul file del ‘Codice etico’ si legge non il Codice, appunto, ma addirittura lo Statuto della Saga. Errori imbarazzanti se pensiamo che per l’aggiornamento teorico del Modello 231, quello copiato dallo scalo di Trieste, la stessa Saga ha sborsato ben 12mila euro di soldi degli abruzzesi per una consulenza alla società ‘Consulenza Integrata Srl’. È evidente che non si tratta di semplici ‘errori’, ma di una vicenda su cui intendiamo vederci chiaro con una denuncia alla Corte dei Conti e una seconda all’Anac contro la mancata pubblicazione del modello 231 che, chiaramente, per l’aeroporto d’Abruzzo non esiste”. Lo ha denunciato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri segnalando la clamorosa gaffe della Saga.
“Sembra di essere su ‘scherzi a parte’, ma in questo caso la realtà ha superato ogni più fervida fantasia – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Dopo le varie vicissitudini del nostro scalo aeroportuale, abbiamo fatto un controllo generale circa l’attuale gestione della struttura da parte della Saga, che con l’attento e accorto Presidente Enrico Paolini, è tornata a specializzarsi in annunci strabilianti, ma mai avremmo pensato di trovare una distesa di bucce di banana. Il primo controllo ci ha portati dritti sulla pagina della trasparenza del sito istituzionale dell’aeroporto, trasparenza.abruzzoairport.com, pochi capoversi e si arriva al ‘Modello di organizzazione e gestione’, che dovrebbe darci, in modo trasparente, l’esatta composizione societaria e strutturale dello scalo. E invece, basta cliccare sul link per finire sul sito di triesteairport.it e leggere il loro modello di organizzazione, perdendo le tracce dell’aeroporto di Pescara. Tornando indietro e pensando a un errore di rete, si scorrono i vari link, si arriva al file pdf denominato ‘codice etico’, che rappresenta la prima parte dell’inesistente modello organizzativo 231, reso obbligatorio dall’Autorità Nazionale Anti-Corruzione, e, grande sorpresa, invece di leggere il codice etico si legge lo Statuto della Saga. Impossibile rintracciare il Codice etico di Pescara in qualunque altro link. Dopo il doppio sobbalzo, arriva la terza sorpresa, perché basta andare su trasparenza.abruzzoairport.com e troviamo dettagliati gli incarichi di consulenza erogati dalla Saga, dove spicca quello affidato alla società ‘Consulenza Integrata Srl’ per 12mila euro proprio per ‘l’aggiornamento del modello 231’, che però è, a questo punto, copiato da quello dell’aeroporto di Trieste, ma copiato così bene che non si sono neanche preoccupati di riscriverlo cambiando il nome della struttura, e hanno pensato, per risparmiare tempo ed energie, di rimandare direttamente al sito dello scalo triestino. Chiaramente tale situazione, oltre a essere vergognosa, è amministrativamente e politicamente inaccettabile, specchio di una gestione della Saga e dell’aeroporto all’insegna della superficialità, del pressapochismo che, evidentemente caratterizza l’attuale governance, ma soprattutto merita di essere giustificata. Innanzitutto – ha detto il Capogruppo Sospiri – pretendiamo che il Presidente della Saga Paolini mostri entro ventiquattro ore il frutto documentale della consulenza da 12mila euro, ovvero il Modello 231 aggiornato e pagato, con la certificazione della pec con cui l’atto è stato inviato alla Saga e il relativo verbale del Consiglio d’Amministrazione della Saga che certifichi la sua adozione, documento che, ovviamente, andremo subito a confrontare con quello precedentemente in vigore per capire quali siano stati gli eventuali ‘aggiornamenti’. Nel frattempo agiremo sotto il profilo amministrativo: presenterò un esposto all’Anac perché la mancata pubblicazione nella sezione trasparenza del modello 231 è una grave carenza da parte della società ed è sanzionabile; contestualmente invierò un esposto alla Corte dei Conti per chiedere chiarimenti circa la spesa sostenuta di 12mila euro per un documento che al momento non risulta rintracciabile ma, anzi, risulta copiato dal sito dell’aeroporto di Trieste. Nel frattempo informeremo lo scalo triestino di essere stati ‘copiati’ e portati in Abruzzo, senza neanche un ringraziamento per il lavoro svolto”.