L’ ambientazione è quella del Parco della Majella, in Abruzzo, nella riserva di Monte Corvo, a Popoli, (Pescara) e la storia è quella di una giovane agente della forestale e di una lupa, Cassandra e Isabeau, una storia che ha il carattere di una fiaba. Cassandra è una giovane agente del Corpo Forestale dello Stato e Isabeau, Isa come la chiamano tutti, è un lupo nato il 27 maggio 2002. Dopo 14 giorni dalla nascita il piccolo lupo viene tolto alla madre naturale e affidato a Cassandra. Si stabilisce tra la donna e il lupo un rapporto fatto di emozioni forti che oggi è sotto gli occhi di tutti per il forte pathos che la vicenda è riuscita a suscitare. Quando la sua mamma la mette al mondo, insieme al fratellino Romeo, nella riserva ‘‘ Monte Corvo”, Isabò pesa 1440 grammi. Da quel giorno Cassandra è il suo punto di riferimento. Nella sua nuova casa la lupacchiotta trova un amico a quattro zampe: Peggy,un cagnolino di un anno. Isabò ha ancora gli occhi chiusi,ogni tre ore deve essere nutrito con latte di capra. Dorme su una coperta impregnata dagli odori della tana, accanto al letto di Cassandra, che nel cuore della notte deve alzarsi per preparare il biberon. Isabò e Peggy si scatenano presto in corse forsennate,finché il sonno ha la meglio e i due si addormentano vicini. Quando la lupacchiotta compie un mese, la mamma adottiva la porta nel bosco. Per lei è tutto nuovo : suoni, odori ,colori. Superata la paura, iniziano le esplorazioni. Ma madre e figlia , donna e lupo , non si perdono mai di vista. Oggi Isabò ha 10 anni, ha un recinto di oltre 3.000 mq e Cassandra passa molte ore con lei. Appena la vede arrivare,la giovane lupa corre a nascondersi. Immobile, ne segue i passi da dietro i cespugli: aspetta che Cassandra sia a pochi passi dallo scoperto. Poi le si strofina addosso per trasferirle il suo odore , le mordicchia il viso, lancia guaiti di gioia, rinnovando ogni volta un rapporto iniziato dieci anni fa. L’esperimento ha lo scopo di difendere e tutelare una specie, quella del lupo, che è ancora oggi nel mirino dei bracconieri e di dissolvere la convinzione che il lupo sia un animale pericoloso e inavvicinabile. Da qui la decisione di addestrare un cucciolo per farlo diventare ambasciatore della sua specie e per ribadire su base scientifica la possibile convivenza, tra uomo e lupo anche se nei rispettivi ambiti. Il lupo, infatti, così come intendeva dimostrare l’esperimento di Cassandra e Isa, non aggredisce se non per necessità.
( a cura di Cicchetti Ivan)